Mark Murphy: Live in Italy 2001
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Quest'inedito concerto di Mark Murphy del 2001 è un documento prezioso che ci ricorda uno dei massimi vocalist della storia del jazz, il più eclettico e creativo della sua generazione. Incrementa il valore del compact la presenza di Marco Tamburiniallora 42ennein uno smagliante quartetto con Marco Piacentini, Piero Leveratto e Marco Tonin.
Il 18 maggio 2001 il cantante di Syracuse fu invitato a Brescia ad aprire la prima "Rassegna Jazz e Letteratura" quale grande interprete del vocalese ed esemplare continuatore dell'incontro tra bop e poesia, nato a San Francisco con la Beat Generation. All'età di 69 anni Murphy manteneva in pieno quello stile avventuroso, eclettico e passionale che l'aveva reso figura di culto in una limitata cerchia di estimatori. Otteneva riconoscimenti nei critics poll di Down Beat, ma era interprete troppo personale per rispondere ai gusti del pubblico di massa, come hanno fatto Tony Bennett o Frank Sinatra. La sua natura d'improvvisatore estroverso ed eccentrico, sempre spericolato, emergeva al meglio di fronte a piccole audience, generalmente in un club.
Il concerto bresciano al Teatro Franciscanum segue di un anno la splendida performance del cantante al Dakota Bar & Grill di St. Paul, Minnesota, pubblicato in The Latin Porter e il suo svolgimento ricorda l'esibizione viennese del 1990, presente in Bop for Miles. Murphy evidenzia la sua statura di veemente bopper vocale, capace di combinare libertà ritmica, eccentricità espressiva e sensibilità coloristica in pirotecniche improvvisazioni scat. Accade in molti brani, risultando avvincente nella serrata esecuzione di "Milestones" (un superlativo Tamburini) e in "Parker's Mood," spericolato cavallo di battaglia dall'incisione di Bop for Kerouac (Muse, 1981). Ma nel disco non manca il lato introspettivo dello stile di Murphy, balladeur mai scontato, sempre incline alle variazioni cromatiche e ritmiche, in raro equilibrio tra dimensione colloquiale e canora.
Ricordiamo "My One and Only Love" (con esemplari assoli di Piacentini e Tamburini) e una magistrale versione dell'ellingtoniana "Do Nothin' Till You Hear from Me" (da solo accompagnandosi al piano), il momento più incantevole del concerto. In quella serata Murphy eseguì altri brani, come "Autumn Leaves," "Farmer's Market," "Stolen Moments," non compresi in questo compact. Forse è in programma un secondo volume?
Il 18 maggio 2001 il cantante di Syracuse fu invitato a Brescia ad aprire la prima "Rassegna Jazz e Letteratura" quale grande interprete del vocalese ed esemplare continuatore dell'incontro tra bop e poesia, nato a San Francisco con la Beat Generation. All'età di 69 anni Murphy manteneva in pieno quello stile avventuroso, eclettico e passionale che l'aveva reso figura di culto in una limitata cerchia di estimatori. Otteneva riconoscimenti nei critics poll di Down Beat, ma era interprete troppo personale per rispondere ai gusti del pubblico di massa, come hanno fatto Tony Bennett o Frank Sinatra. La sua natura d'improvvisatore estroverso ed eccentrico, sempre spericolato, emergeva al meglio di fronte a piccole audience, generalmente in un club.
Il concerto bresciano al Teatro Franciscanum segue di un anno la splendida performance del cantante al Dakota Bar & Grill di St. Paul, Minnesota, pubblicato in The Latin Porter e il suo svolgimento ricorda l'esibizione viennese del 1990, presente in Bop for Miles. Murphy evidenzia la sua statura di veemente bopper vocale, capace di combinare libertà ritmica, eccentricità espressiva e sensibilità coloristica in pirotecniche improvvisazioni scat. Accade in molti brani, risultando avvincente nella serrata esecuzione di "Milestones" (un superlativo Tamburini) e in "Parker's Mood," spericolato cavallo di battaglia dall'incisione di Bop for Kerouac (Muse, 1981). Ma nel disco non manca il lato introspettivo dello stile di Murphy, balladeur mai scontato, sempre incline alle variazioni cromatiche e ritmiche, in raro equilibrio tra dimensione colloquiale e canora.
Ricordiamo "My One and Only Love" (con esemplari assoli di Piacentini e Tamburini) e una magistrale versione dell'ellingtoniana "Do Nothin' Till You Hear from Me" (da solo accompagnandosi al piano), il momento più incantevole del concerto. In quella serata Murphy eseguì altri brani, come "Autumn Leaves," "Farmer's Market," "Stolen Moments," non compresi in questo compact. Forse è in programma un secondo volume?
Track Listing
All Blues; Summertime; Bye Bye Blackbird; Miles; Milestones; Do Nothin' Till You Hear from Me; On Green Dolphin Street; My One and Only Love; Parker's Mood.
Personnel
Mark Murphy: voce, pianoforte; Marco Tamburini: tromba, flicorno; Mario Piacentini: pianoforte; Piero Leveratto: contrabbasso; Marco Tonin: batteria.
Album information
Title: Live in Italy 2001 | Year Released: 2016 | Record Label: Splasc(H) Records
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