Il Trio (Intra Tommaso Gatto): CanzoniPreludiNotturni

Come spesso in carriera, Intra ha evitato quindi la comoda scelta di un trio o di partner consolidati coinvolgendo nuovi compagni di avventura che favorissero una registrazione libera da preconcetti e da vincoli più o meno controllabili. Ne è scaturito così un lavoro difficilmente etichettabile (ed è un gran pregio), dove i musicisti danno il meglio di sé abbattendo le gabbie stilistiche entro le quali normalmente vengono confinati.

CanzoniPreludiNotturni è lavoro sobrio, riflessivo, compatto, tutt'altro che monocorde grazie ad un interplay (sontuoso il contrabbasso di Tommaso, magnificamente leggero e minimalista il drumming di Gatto) che trasla continuamente il punto focale della esecuzione. Perché se è vero che qua e là emergono riferimenti ai trii che hanno fatto la storia del jazz (Bill Evans su tutti) è altrettanto vero che Intra ha un approccio talmente personale che rende imprevedibile il fluire in forma sonora dei suoi pensieri musicali.

Sfumate asimmetrie, impercettibili slittamenti ritmici, asciuttezza esecutiva, sensibilità di tocco, improvvisazioni che rifuggono dagli stereotipi e tolgono qualsiasi componente zuccherina a CanzoniPreludiNotturni, rendendolo un'importante testimonianza di modern-piano-trio.

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