Home » Articoli » Album Review » Francesco Cusa & The Assassins Meets Duccio Bertini: Black Poker

1

Francesco Cusa & The Assassins Meets Duccio Bertini: Black Poker

By

Sign in to view read count
Francesco Cusa & The Assassins Meets Duccio Bertini: Black Poker
Singolare e riuscita interazione tra un quartetto jazz e un cameristico quartetto d'archi, operata attraverso la mediazione di due musicisti curiosi e coraggiosi -il batterista Francesco Cusa, che ha portato con sé i suoi The Assassins, e il compositore e direttore d'orchestra Duccio Bertini, che ha arrangiato i brani, in gran parte di Cusa e in due casi della sua stessa penna.

Il lavoro si è sviluppato a partire da composizioni di Cusa, sulle quali Bertini ha lavorato per comporre la parte del quartetto d'archi (il Florence Art Quartet che, si noti, è di estrazione classica) in modo che le due parti si fondessero sia come discorso musicale, sia come suono. All'ascolto del disco, ne scaturisce qualcosa di davvero molto lontano dalla "tradizionale" interazione tra jazz e archi che è stato possibile ascoltare relativamente spesso almeno dal 1949, anno di uscita di Charlie Parker With Strings: qui gli archi non accompagnano, abbelliscono o rifiniscono quanto espresso dai jazzisti, bensì interagiscono con piena titolarità. E ciò vale non tanto quando -in "Interludio" ed "Elegia" -prendono la scena in solitudine, eseguendo composizioni originali di Bertini, liricamente contemporanee e che danno un respiro diverso alla musica di The Assassins, ma soprattutto quando si intrecciano direttamente al suono del quartetto.

Lo si coglie bene fin dall'avvio del disco, dove -dopo l'attacco ritmico della formazione jazz—prima il violino in modo lancinante, poi gli altri archi si inseriscono nel discorso complessivo dicendo cose nuove, diverse, complementari. Lo stesso accade nel più meditativo prosieguo della traccia, quando gli archi addirittura interagiscono con l'elettronica, per poi farsi da parte e lasciare spazio all'assolo del tenore di Giovanni Bevenuti—per inciso, un sassofonista di gran classe che finora non ha ricevuto l'attenzione che meriterebbe -fino alla conclusione, un duetto tra il pianoforte e violino pizzicato.

Nel resto del disco le cose proseguono variando ripetutamente le relazioni tra le due sezioni della formazione: in "The Act Of Killing Music," per esempio, gli archi introducono la musica del quartetto jazz, ma vi intervengono anche all'interno, ora distanziandosi dai ritmi, ora conferendo un colore diverso, ora perfino unendosi all'unisono per dettare il tema; non diversamente in "Kirtimukha," ove è il quartetto a partire -e con che intensità! -per lasciare poi che gli archi "avvolgano" il successivo solo del tenore.

Complessivamente i ripetuti cambi d'atmosfera, i riferimenti ora a scenari orchestrali, ora ad avanguardie d'improvvisazione, gli equilibratissimi impasti timbrici e il non meno attento interscambio tra una formazione d'impianto ritmico, quale The Assassins del batterista siciliano, e una lirica, qual è un quartetto d'archi classico, danno vita a un disco estremamente moderno, ricco di elementi d'interesse, oltre che di ascolto piacevolissimo.

Track Listing

Spades/Picche; The Act Of Killing Music (The King); Clubs/Fiori; Dr. Akagi (The Queen); Interludio; Diamonds/Quadri; Kirtimukha (Haesrts/Cuori); Elegia.

Personnel

Francesco Cusa: batteria. The Assassins: Giulio Stermieri: pianoforte, organo Hammond; Flavio Zanuttini: tromba, elettronica; Giovanni Benvenuti: sax tenore. Florence Art Quartet: Daniele Iannaccone: violino; Lorenzo Borneo: violino; Agostino Mattioni: viola; Cristiano Sacchi: violoncello. Duccio Bertini: tastiere in “Elegia”.

Album information

Title: Black Poker | Year Released: 2018 | Record Label: Cleen Feed


Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.