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Jazz Articles about Matt Pavolka
Samo Salamon Ra Kalam Bob Moses Orchestra: Dream Suites vol. 1

by Alberto Bazzurro
Basta scorrere i nomi dei musicisti coinvolti nell'operazione per capire di quale rappresentatività per una data scena della più creativa e verace attualità jazzistica unga" questo assolutamente notevole album cofirmato dal chitarrista sloveno Samo Salamon e dal batterista newyorchese Bob Moses. Lo compongono tre soli ampi brani (dai tredici minuti alla mezz'ora appena scarsa) incisi nel novembre 2023 e fondati sulla pratica della libera improvvisazione (non si parla neppure di conduction, in questo caso), raggiungendo una dimensione formale assolutamente invidiabile, ...
Continue ReadingMichael Attias: Quartet Music Vol I: LuMiSong & Vol II: Kardamon Fall

by John Sharpe
Saxophonist Michaël Attias has impressed on the NYC scene for over three decades. He has recorded with Paul Motian, Anthony Braxton and Taylor Ho Bynum, while artists like Eric Revis, Anthony Coleman and Kris Davis have covered his compositions. But despite such recognition, Attias's discography undeservedly languishes in single figures. His decision to issue two volumes of quartet music, Lumisong and Kardamon Fall, available separately or together in a single package, represents the next step in his evolution ...
Continue ReadingMatt Pavolka: Disciplinary Architecture

by Vincenzo Roggero
Pur essendo da oltre vent'anni una presenza importante della scena newyorchese il bassista, trombonista, compositore Matt Pavolka ha pubblicato solo tre album a proprio nome: l'esordio di Something People Can Use (Toneofapitch, 2008), l'ottimo The Horns Band (FSNT,2014) e, a dieci anni di distanza, questo Disciplinary Architecture per la prestigiosa Sunnyside. Se nell'album precedente a farla da padrone erano naturalmente i fiati, e che fiati (Kirk Knuffke alla cornetta, Loren Stillman al sax alto, Jacob Garchik al ...
Continue ReadingMatt Pavolka: Disciplinary Architecture

by Glenn Astarita
Matt Pavolka, a seasoned bassist and composer, has carved a distinct niche in the New York jazz scene for over two decades. Initially focused on trombone (studying under the legendary David Baker), Pavolka's path took a sharp turn at Berklee College of Music. There, he switched to bass and blossomed as a composer, earning accolades for both performance and composition. His latest offering, Disciplinary Architecture, is a record brimming with ambition and a unique sonic atmosphere. The album ...
Continue ReadingGuillermo Klein Quinteto: Telmo's Tune

by Angelo Leonardi
Sono passati tre decenni da quando l'argentino Guillermo Klein debuttò a New York col magistrale El Minotauro (Candid) evidenziando quelle doti di fantasioso orchestratore e bandleader che abbiamo apprezzato nei vari dischi incisi col suo ensemble Los Guachos e con la Swiss Jazz Orchestra. Negli anni l'abbiamo visto esibirsi anche con organici ridotti, dal quintetto presentato al Village Vanguard nel 2014 al minimale concept album con Rebecca Martin, Larry Grenadier e Jeff Ballard (The Upstate Project, Sunnyside, 2017). ...
Continue ReadingRuss Lossing: Alternative Side Parking Music

by Maurizio Zerbo
Oltre a riflettere la musica del proprio tempo, i progetti dei jazzisti sono direttamente collegati alla quotidianità delle loro esistenze. Paradigmatica è in tal senso la scrittura per questo CD, pensata durante le ore impiegate da Russ Lossing per parcheggiare la propria automobile nei giorni in cui la sosta è consentita in un solo lato della strada. E non è un caso se lo spigoloso brano d'apertura, quasi monkiano, evoca con il suo andamento asimmetrico la strada percorsa ...
Continue ReadingPete McCann: Without Question

by Jack Bowers
Guitarist and composer Pete McCann pulls out all the stops on Without Question, his seventh album as leader, unveiling his singular talents on everything from burners ("Without Question," Trifecta") to ballads ("I Can Remember," January," Lost City"), blues ("Blues for O.M."), burlesque ("Conspiracy Theory"), biting commentary ("Erase the Hate") and borrowed themes ("Lovely Thing"). McCann, a native of Wisconsin who has been a fixture on the New York scene for more than thirty years, is also smart--smart enough, that is, ...
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