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Jazz Articles about Han Bennink

Book Review

La filosofia di Han Bennink

Read "La filosofia di Han Bennink" reviewed by Alberto Bazzurro


La filosofia di Han Bennink (L'improvvisazione secondo un batterista) Raul Catalano 104 Pagine Mimesis La pubblicistica in volume relativa ad Han Bennink è alquanto sparuta, ancor più in lingua italiana, per cui--diciamolo francamente--a voler bucare questa cortina di silenzio si poteva fare senz'altro di più. Il lavoro di Catalano, batterista-filosofo veneziano, consta di un'introduzione fin troppo sintetica sulla figura del grande batterista (per limitarci alla sua immagine più conosciuta) olandese, per poi passare all'analisi ...

Album Review

Uri Caine - Han Bennink: Sonic Boom

Read "Sonic Boom" reviewed by AAJ Italy Staff


Attenti a quei due! Perché se parliamo di personaggi come Han Bennink e Uri Caine ci si può aspettare di tutto e il contrario di tutto. Se poi l'incontro ha come scenario la Bimhuis di Amsterdam, luogo sacro dell'improvvisazione europea, può accadere qualcosa di davvero speciale. Un botto sonoro, insomma. Ed è quello che avviene in Sonic Boom, sebbene non nel senso (prevedibile) di trovate pirotecniche e intuizioni fantasmagoriche, bensì in quello (meno scontato), di una lezione di stile e ...

Album Review

Han Bennink: Bennink & Co.

Read "Bennink & Co." reviewed by AAJ Italy Staff


Nel prezioso volumetto Han Bennink - Ritratto d'artista, pubblicato nel 1991, Filippo Bianchi ha scritto: “Ogni sua performance è una sorta di composizione istantanea, sospesa tra senso e nonsenso: un processo di associazioni libere fra citazioni, suggerimenti della memoria, sentimenti, costruzioni progressive, spunti momentanei che attingono alle fonti più disparate". E più avanti: “Uomo felice e spirito libero: quando gli chiesero se voleva fare un mucchio di soldi diventando il batterista dei Soft Machine, rispose no grazie, e se ne ...

402
Film Review

Han Bennink: Hazentijd

Read "Han Bennink: Hazentijd" reviewed by Eyal Hareuveni


Han BenninkHazentijdData Images2010 Han Bennink, Dutch master drummer and one of the godfathers of European improvised music, may not need an introduction, but this insightful documentary by director Jellie Dekker and producer Dick Lucas--who together made the documentary on another godfather of Dutch improvised music, pianist Misha Mengelberg--proves that most people probably have plenty more to learn about Bennink. Bennink has gained a reputation as a natural, intuitive ...

Album Review

Han Bennink Trio: Parken

Read "Parken" reviewed by AAJ Italy Staff


Questo disco di Han Bennink, il primo ufficialmente a suo nome, è un lavoro singolare e bellissimo: amore per la tradizione e indomabile voglia di sperimentare si coniugano in un percorso ricco di sorprese capace di coinvolgere chiunque. Protagonista della free music europea ma fortemente legato alla tradizione del jazz, Bennink è uno dei batteristi più fantasiosi della storia di questa musica, in grado di far convivere gli aspetti più estremi: delicatezza e potenza, senso della misura ed esuberanza teatrale, ...

Album Review

Daniele D'Agaro: The Tempest

Read "The Tempest" reviewed by AAJ Italy Staff


Liberamente ispirato a La tempesta di Shakespeare, questo lavoro mette in luce una volta di più le qualità strumentali e di improvvisatore di Daniele D'Agaro, cinquantenne clarinettista e sassofonista che negli ultimi anni s'è imposto come uno dei migliori interpreti del nostro paese. Accompagnato alla batteria e ai timpani da Han Bennink, suo compagno di lungo corso, e all'Hammond da Bruno Marini, polistrumentista ben noto come baritonista, D'Agaro mette in scena cinque lunghi bozzetti improvvisati e tre omaggi alla tradizione ...

518
Extended Analysis

Han Bennink Trio: Parken

Read "Han Bennink Trio: Parken" reviewed by David McLean


Han Bennink Trio Parken Ilk Music 2009

One of the most iconic players from the European free-music scene, Han Bennink's 50 plus year career has seen the Dutch master drummer traverse through a multitude of musical settings. Bennink's journey has embraced revolutionary, avant-jazz recordings such as saxophonist Peter Brotzmann's ferocious Machine Gun (FMP, 1968) and accompanying reed player Eric Dolphy on his final recording, Last Date (Verve, 1964), to providing the backbone ...


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