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Jazz Articles about Chris Speed

Album Review

The Claudia Quintet: September

Read "September" reviewed by AAJ Italy Staff


Pregi e limiti di un gruppo che al suo apparire aveva destato non poca curiosità trovano puntuale, ulteriore conferma in questo nuovo lavoro del quintetto capitanato da John Hellenbeck (tutto suo, come di consueto, il materiale tematico): da un lato una spiccata identità, dall'altro un calligrafismo, una “scheletricità emotiva" che rendono la musica fin troppo algida, asettica, quasi imbalsamata. Non mancano, ovviamente, le deroghe alla regola, e in ogni caso la riconoscibilità è sempre un pregio da non sottovalutare. Ma ...

Album Review

Lama + Chris Speed: Lamaçal

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Dopo lo scintillante debutto di Oneiros, il trio lusitano-canadese denominato Lama e capitanato dal bassista Gonçalo Almeida, dà alla stampe l'opera seconda invitando per l'occasione il quotato clarinettista/sassofonista Chris Speed. Registrato durante la decima edizione del Portalegre Jazz Festival, Lamaçal pur conservando alcune delle caratteristiche presenti nell'album di debutto - su tutte una convincente liaison dangereuse tra melodia, elettronica ed improvvisazione - effettua una decisa virata stilistica. A cominciare dalla scrittura che allarga le proprie maglie, crea spazi, sfuma i ...

Album Review

Jacob Anderskov: Granular Alchemy

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Il giovane pianista e compositore danese Jacob Anderskov è qui alla testa di un lussureggiante quartetto per il resto tutto a stelle e strisce, con Chris Speed, Michael Formanek e Gerald Cleaver, che nell'iniziale “Sediments" ci propone un jazz avanzato, piuttosto diretto, leggibile, ma al tempo stesso elegante, pur con qualche tramatura intestina più increspata e nervosa. Il successivo “Sand," per parte sua, appare da subito più animato, vociferante, con Speed che abbandona il clarinetto per passare al tenore, imbracciato ...

Album Review

Michael Bates: Acrobat: Music for, and by, Dmitri Shostakovich

Read "Acrobat: Music for, and by, Dmitri Shostakovich" reviewed by AAJ Italy Staff


È impressionante il background del bassista canadese Michael Bates. Musicista hardcore e punk, raffinato contrabbassista jazz, allievo di Yoshio Nagashima (Tokyo Symphony), Tony Falanga e Mark Helias, studioso di Shostakovich, ora attivo a Brooklyn nella pattuglia di compositori-improvvisatori più creativi sulla scena newyorkese. Questo Acrobat prende le mosse proprio da Shostakovich, non già come omaggio stilistico, ma come punto di riferimento novecentesco che invita all'audacia compositiva. Tutta la sapienza che un giovane jazzista può accumulare è sintetizzata nelle nove tracce ...

Album Review

Jim Black Alasnoaxis: Houseplant

Read "Houseplant" reviewed by AAJ Italy Staff


Houseplant è un flusso navigante di umori, di toni e scale. Con “Inkionos" vengono ad intersecarsi diverse sensibilità acustiche, dai modi sordi e dai colori pastello. Ci sono poi momenti di delicato rock, che riportano all'esperienza Sonic Youth, come “Houseplant," una ballata trasognante e trasparente. Una ricerca attraverso la canzone che si esaurisce in maniera complessa, con il sassofono di Chris Speed che porta ancora lontano l'ascoltatore. L'improvvisazione non è un fine, un feticcio e nemmeno un mezzo, piuttosto un ...

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Album Review

Endangered Blood: Endangered Blood

Read "Endangered Blood" reviewed by Mark Corroto


Endangered Blood formed in 2008, to play a benefit concert to help pay for fellow musician Andrew D'Angelo's medical bills. For the performance, drummer Jim Black and bassist Trevor Dunn--two of the saxophonist's band mates--enlisted saxophonists Chris Speed and Oscar Noriega. As happens so often in modern groups, familiar players in different combination produce compelling results.Black and Speed are both veterans of Tim Berne's vanguard band, Bloodcount, as well as Human Feel, Pachora, Yeah No and Alas No ...

Album Review

Ben Perowski Quartet: Esopus Opus

Read "Esopus Opus" reviewed by AAJ Italy Staff


Esopus Opus, album che per la prima volta vede il percussionista newyorkese Ben Perowski collaborare con l'etichetta discografica di Chris Speed, Skirl Records, è un disco diviso a metà. Perowski, affiancato dallo stesso Speed al clarinetto e al sassofono, Ted Reichman alla fisarmonica e Drew Gress al basso, passeggia fra brani recuperati dal repertorio firmato da George Harrison, Jimi Hendrix e Jacob do Bandolim e qualche composizione originale scegliendo il clarinetto di Speed come voce principale. Aperto da una trascinante ...


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