Luca Aquino: Aqustico vol 2

Il secondo volume di Aqustico conferma l'appassionante ricerca documentata nel precedente album, con qualche diversità: a quattro anni dal quintetto di fine 2012 il trombettista beneventano compie nuove esplorazioni, privilegiando la relazione col fisarmonicista Carmine Ioanna (a cui si aggiunge in un paio di brani Giampiero Franco alle percussioni) e concedendo qualche spazio all'elettronica.

Sorvoliamo sulla sfortunata sospensione (una paresi facciale) del «Jazz Bike Tour» che nella scorsa estate avrebbe dovuto portare Luca Aquino in un tour ciclistico/musicale da Benevento a Oslo e parliamo di questa musica, preannunciata come ideale colonna sonora dell'impresa. I nove brani del disco—tutti del trombettista tranne «La danza delle cicogne» di Ioanna e «Lei» di Aznavour—spaziano da concitati episodi di sapore balcanico ad altri di commovente lirismo, da adesioni all'anima popolare dell'Italia meridionale a sperimentazioni su suoni e dinamiche. Il timbro caldo, spesso "velato," di tromba e flicorno è uno dei più avvincenti e personali del panorama europeo ma evita inutili compiacimenti legandosi a un'esplorazione lucida di taglio anche informale: un esempio calzante è il citato tema di Aznavour: un percorso trasognato e di marcata compostezza, caratterizzato da linee immobili e lunghe, ricche di pathos. Altri esempi sono le libere ricerche di «White Sky» e «Blue Sky».

In questo nuovo e personale progetto, Carmine Ioanna si dimostra partner ideale, capace di sostenere ritmicamente e aggiungere sia enfasi che lirismo ai brani, ma anche di dialogare con passione e assumere un articolato ruolo solista.

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