Rez Abbasi: A Throw of Dice by The Silent Ensemble

Rez Abbasi, classe 1965, pakistano di nascita ma californiano d'adozione fin dalla più tenera età, è il principale protagonista di questo album (che del resto reca la sua firma in calce), giocato nel segno di una musica di sicuro referente jazzistico, però con forti infiltrazioni etniche, com'è del resto usuale nel chitarrista (del quale, en passant, segnaliamo anche Oasis, a doppia firma con l'arpista francese Isabelle Olivier, inciso in quartetto su Enja l'anno dopo questo A Throw of Dice, 2018 contro 2017).

La chitarra, sia acustica che elettrica, di Abbasi, così come un sitar a sua volta elettrico di foggia assai singolare, stanno dunque al centro del lavoro (che coincide poi con la sonorizzazione dell'omonimo film muto girato nel 1929 dal regista tedesco Franz Osten), peraltro entro una prospettiva di marcata connotazione corale, largamente composta ma senza per questo eludere calibrati contributi solistici: una musica attraversata da molteplici spezie, da continui movimenti intestini che ne rendono particolarmente stimolante e coinvolgente l'ascolto.

Diciannove i brani complessivi, per lo più brevi (sei minuti al massimo), talora quasi fugaci (cinque, di cui tre consecutivi, non raggiungono i due minuti), svolti nel segno di un descrittivismo in qualche modo fisiologico, vista la tipologia dell'opera, ma non per questo soverchiante o eccessivamente patinato, anzi sempre ben dosato, efficace e ottimamente distribuito lungo l'ora coperta dal CD.

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