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Jazz Articles about Peter Evans

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Album Review

Peter Evans Quintet: Genesis

Read "Genesis" reviewed by Karl Ackermann


The unbounded creative experimenter, Peter Evans, returns to his quintet formation for their third outing on Genesis. Pianist Carlos Homs, departed the group following their debut, Ghosts (2011), being replaced by Ron Stabinsky (Mostly Other People Do the Killing) on Destination: Void (2014), both on the More is More label. Evans was also a member of MOPDtK, overlapping with Stabinsky only on Blue (Hot Cup Records, 2015). Bassist Tom Blancarte, joins Sam Pluta on live electronics and the very busy ...

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Live Review

Amok Amor al Club Sudwerk di Bolzano

Read "Amok Amor al Club Sudwerk di Bolzano" reviewed by Giuseppe Segala


Club Sudwerk Bolzano 18.11.2015 La tromba funambolica di Peter Evans ha incrociato la batteria rutilante di Christian Lillinger nel trio Amok Amor, già attivo e apprezzato sulla scena berlinese, facendo nascere vere e proprie scintille. La scorsa estate il quartetto, completato dal contrabbassista Peter Eldh e dal sassofonista alto Wanja Slavin, ha registrato un CD dal titolo omonimo per l'etichetta Boomslang Records e nel mese di novembre ha effettuato un tour europeo, toccando tra l'altro ...

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Album Review

Rodrigo Amado Motion Trio & Peter Evans: Live in Lisbon

Read "Live in Lisbon" reviewed by Alberto Bazzurro


Live performance allo stato brado, quella raccolta in questo LP (un ampio brano per facciata, come da più consolidate tradizioni “viniliche"), che vede il trio del sassofonista portoghese e l'illustre ospite americano disimpegnarsi al meglio all'interno dello spazio offerto (in senso lato) dal Teatro Maria Matos di Lisbona il 16 marzo 2013. Il dialogare è ora fitto ora più rilasciato, raccolto, astratto, anche se a prevalere, complessivamente, è un'affermatività densa e propositiva entro cui Peter Evans si ...

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Album Review

Peter Evans + Raleigh Dailey: Measure From Zero

Read "Measure From Zero" reviewed by Glenn Astarita


Llama Records is a new jazz improvisation label out of Lexington Kentucky. Here, pianist Raleigh Dailey teams with mega-talented trumpeter Peter Evans, cited for his work with the young and insanely hip Mostly Other People Do the Killing band amid high profile stints with saxophonist, composer John Zorn and guitarist Mary Halvorson as the list goes on. Hence, this improvised program is a study in brazen contrasts. Simply put, they intensely explore fertile landscapes as virtually nothing seems out of ...

1
Album Review

Peter Evans - Nate Wooley - Jim Black - Paul Lytton: Trumpets and Drums Live in Ljubljana

Read "Trumpets and Drums Live in Ljubljana" reviewed by Vincenzo Roggero


Due trombe, due batterie. Formazione perlomeno insolita, potenzialmente esplosiva sia ritmicamente che timbricamente, dalle limitate possibilità combinatorie, con un'energia che l'esibizione live dovrebbe liberare in quantità industriali. Ma il disco registrato a Lubiana nel giugno 2012--quello nella capitale slovena è festival tra i più stimolanti, propositivi e meglio organizzati del Vecchio Continente--non va in questa direzione, per lo meno nell'accezione canonica degli aggettivi sopra utilizzati. Perché Trumpets and Drums--Live in Ljubljana risucchia l'ascoltatore in un buco nero ...

Album Review

Mostly Other People Do the Killing: Red Hot

Read "Red Hot" reviewed by AAJ Italy Staff


Il giro del jazz in 80 stili! Abbiamo imparato in questi anni a conoscere le strategie creative dei Mostly Other People Do the Killing: grande ironia, una dieta onnivora, la capacità di accendere di colori fluorescenti i linguaggi che siamo soliti immaginare in bianco e nero, un approccio al virtuosismo basato sul paradosso e l'eccesso. Nemmeno il tempo di metabolizzare le plasticità smooth jazz di Slippery Rock ed eccoli allargati a settetto, alle prese con grammatiche supertradizionali, da “hot jazz" ...

Album Review

Peter Evans: Zebulon

Read "Zebulon" reviewed by AAJ Italy Staff


Peter Evans ha rappresentato senz'ombra di dubbio, per coloro che lo conoscevano poco o punto, la più sfavillante sorpresa dell'ultimo Bergamo Jazz, dove ha portato giustappunto il trio protagonista di questo CD, inciso un anno prima del concerto bergamasco (il 25 e 26 marzo 2012) nel locale newyorchese che lo intitola. Il disco, poco meno di un'ora e venti di musica tiratissima suddivisa in non più di quattro (ovviamente ampi) brani, fornisce uno spaccato esauriente circa il lavoro della formazione, ...


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