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Jazz Articles about Fabrizio Puglisi
Fabrizio Puglisi: fra Africa, jazz e suoni analogici

by Libero Farnè
Nell'ambito del jazz più trasversale e lontano dalle rassicuranti certezze del pseudo-mainstream, troviamo musicisti motivati, che conducono una ricerca personale, coerente e di notevole potenza espressiva, pur rimanendo musicisti per pochi. Uno di questi è Fabrizio Puglisi, pianista, compositore e leader siciliano, ma residente a Bologna dai tempi dell'università. Puglisi è musicista completo, attivo fin dai primi anni Novanta, dedicandosi a vari progetti fra loro complementari; tuttavia non è noto quanto meriterebbe presso il pubblico del jazz, che di per ...
Continue ReadingFabrizio Puglisi - Ernst Glerum - Han Bennink: Laiv

by AAJ Italy Staff
Registrato dal vivo a La Palma" di Roma nel novembre del 2006, Laiv - titolo tra il maccheronico e il didascalico - racconta le gesta di una delle formazioni più entusiasmanti in circolazione, il trio azzurro-orange di Fabrizio Puglisi, Ernst Glerum e Han Bennink. Serata memorabile quella capitolina di quattro anni addietro [per chi c'era, e, finalmente, anche per chi non c'era]. I sei minuti scarsi dell'iniziale Impro 1," come questa recensione, vanno subito al dunque. La musica è ad ...
Continue ReadingRope: Saints and Sinners

by AAJ Italy Staff
Il jazz pionieristico di W.C. Handy, Fats Waller, Ellington, quello di mezzo" di John Lewis e Thelonious Monk, il jazz più recente di Bill Frisell rivisitato da tre giovani esponenti della ricerca nazionale. Con una diabolica abilità tecnica, il gruppo (che riunisce due esponenti del collettivo El Gallo Rojo (Senni e De Rossi) e uno dell'associazione Bassesfere (Puglisi) sintetizza, amalgama e miscela tutti gli aspetti del jazz della grande epoca: dallo swing esplicito ai saliscendi" monkiani, passando per il tocco ...
Continue ReadingViktoria Frey: Attenzione oggi non cantiamo quello che vi aspettate

by AAJ Italy Staff
Di singolarissima ispirazione l’episodio della serie prodotta da Pino Saulo firmato dal quartetto Viktoria Frey, pseudonimo dietro al quale si nascondono la voce di Sabina Meyer, il trombone di Lauro Rossi, il pianoforte di Fabrizio Puglisi e la batteria di Fabrizio Spera. Il gruppo si muove in quel territorio situato al confine fra musica colta contemporanea ed improvvisazione radicale di stampo europeo. Il filo conduttore delle undici tracce che compongono la scaletta del disco sono le musiche di Kurt Weill ...
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