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Jazz Articles about Gabriel Zufferey
Gabriel Zufferey: Contemplation (piano solo)
by AAJ Italy Staff
È possibile costruire un disco su ben tredici standard, per di più in piano solo, senza cadere nella retorica, nell'esercizio stilistico o, nel migliore dei casi, in una delicata e rischiosa operazione di destrutturazione/ricomposizione? Ascoltando Contemplation potremmo rispondere di si. Il ventottenne pianista svizzero Gabriel Zufferey, qui al debutto solitario dopo avere inciso con un solido quartetto a suo nome comprendente il notevole trombonista Samuel Blaser, riesce nell'impresa con un'idea semplice semplice. Quella di ridurre all'essenziale, sottrarre il più possibile, ...
read moreGabriel Zufferey: Contemplation
by Jeff Dayton-Johnson
Jazz mashups are in the air. First, pianist Robert Glasper artfully wove pianist Herbie Hancock's “Maiden Voyage" together with Radiohead's “Everything in its Right Place" on the his In My Element (Blue Note, 2007). The Jazz Punks' raucous Smashups (Foam @ the Mouth, 2012) mashed up saxophonist Sonny Rollins with guitarist Jimi Hendrix, and Led Zeppelin with trumpeter Dizzy Gillespie (not to mention John Coltrane with John Coltrane). Finally, pianist Gabriel Zufferey's Contemplation includes two particularly subtle additions to the ...
read moreGabriel Zufferey: Hear & Know
by Jeff Dayton-Johnson
This satisfying, varied and coherent date sounds like the work of a mature group leader, but in fact it is only the second release from twenty-something Swiss pianist Gabriel Zufferey. His first, Après l'orage, a trio outing with heavyweight French drummer Daniel Humair and bassist Sébastien Boisseau, came out on Bee Jazz in 2005 to very good notices in Europe. Hear & Know was recorded live before a small and good-natured audience; the concert setting lends a freshness to the ...
read moreNo Square: No Square
by AAJ Italy Staff
E' ancora possibile, nel 2006, fare del jazz-jazz e riuscire ad essere interessanti? Nella maggior parte dei casi, la mia personalissima risposta a questa domanda è un secco “NO”, ma nel caso dei No Square mi vedo costretto (peraltro molto volentieri) a fare un'eccezione. Che la loro musica sia un cristallino jazz ben inserito nelle tracce dei linguaggi canonici non vi è alcun dubbio. Ci sono gli echi Coltraniani di Résistance, le ballad, i soli furibondi, le scomposizioni ritmiche, il ...
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