Arlo Bigazzi ha collaborato a numerosi progetti della scena indipendente italiana, sperimentando nei più diversi generi musicali. Il suo lavoro, non facilmente inquadrabile, è comunque legato alla musica popolare, al post-progressive e all’art rock. È tra i fondatori dell’etichetta discografica Materiali Sonori.
Inizia la sua attività nel 1976, prima come tecnico del suono e poi come bassista del Canzoniere del Valdarno, atipico gruppo folk[1] guidato dal fratello Giampiero e legato alla tradizione popolare italiana e alla canzone politica e d'autore. Nel 1978 è tra i fondatori della Materiali Sonori, etichetta discografica orientata verso la musica di ricerca e le tradizioni popolari. Nello stesso anno, con il Canzoniere del Valdarno, realizza Terra Innamorata, progetto dedicato alla lotta antifascista avvenuta nel territorio di Cavriglia, piccolo comune alle pendici del Chianti.
Nel 1980, dopo lo scioglimento del Canzoniere e sempre con Giampiero, crea la Naïf Orchestra; un esempio unico d'esperienza musicale alternativa del tutto libera da vincoli di carattere stilistico e commerciale, che suona un rock polimorfo e ironico nelle musiche come nei testi[2]. La produzione, discontinua e variegata, colleziona un paio Lp, alcuni 45 giri ed Ep e diversi brani apparsi soltanto in compilation.
La sua prima esperienza di produttore è nel 1983, con i Diaframma di Federico Fiumani, gruppo post-punk della scena fiorentina anche loro alle prime esperienze. Oltre a produrre l'Ep Altrove (Contempo Records)[3], suona il polymoog in Pop Art pt 1 e il basso nella title-track, ma il suo nome, sia in veste di produttore sia di musicista, non è riconosciuto nelle successive ristampe.
Sempre nello stesso anno, con Maurizio Dami, Giampiero Bigazzi e Marzio Benelli, creano un team di produzione che dà vita alla collana Fuzz Dance. Ottengono un apprezzabile successo internazionale con alcuni 12" e soprattutto con Alexander Robotnick, che con Problémes d'Amour è stato considerato un precursore dell'house-music. Una testimonianza di questo lavoro è un Ep edito, nel 1985, dalla Sire Records di New York e distribuito nel mondo dalla Warner Bros. International.
Dal 1988 al 1997 produce, collabora e progetta dischi con Cudù, Paolo Lotti, Novalia, Hans-Joachim Roedelius, Fabio Capanni, Luis Rizzo, Daniel Schell, Arturo Stalteri, Clare Ann Matz, Militia.
Nel 1994 pubblica il suo primo album solista, Polvere nella Mente, ispirato alla cultura dei nativi d'America. Un lavoro orientato verso uno spettro d'influenze musicali che si rifanno al minimalismo, al jazz e al rock, più che a un'imitazione della loro musica[4]. Sempre nello stesso anno collabora alle registrazioni e al missaggio dell'album Marco Polo di Nicola Alesini e Pier Luigi Andreoni e che vede la presenza di David Sylvian, Roger Eno, David Torn e Harold Budd.
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Nel 1998 pubblica il suo secondo album, intitolato semplicemente [2], dove partecipano anche Christian Burchard degli Embryo, Pier Luigi Andreoni e Riccardo Tesi. Nel 1999, con Claudio Chianura e il poeta cheyenne Lance Henson, realizza Another Train Ride. Un disco che si allontana di nuovo dagli stereotipi sui nativi americani per percorrere un tragitto musicale, grazie anche ai temi affrontati da Henson, che si snoda tra elettronica e art rock, con influenze techno e ambient[5]. L'anno successivo progetta The Wolf And The Moon, dove invita musicisti come Hector Zazou, Eraldo Bernocchi, Steve Wilson, Roger Eno, Richard Barbieri a rielaborare i brani dal materiale audio del precedente album[6].
Successivamente produce e suona negli album di Arturo Stalteri coolAugustmoon - From The Music Of Brian Eno (2000), dove i brani originali sono arrangiati per una sorta di ensemble da camera, e Rings - il decimo anello (2003), ispirato a Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien.
Nel 2002 pubblica Nobody knows how and why, insieme a Pier Luigi Andreoni, Roger Eno, Blaine L. Reininger dei Tuxedomoon e la collaborazione del tecnico del suono Lorenzo Tommasini. Le registrazioni originali, del 1997, sono per merito di Andreoni ed Eno, ai quali si unisce qualche anno dopo, portando lo stimolo utile per terminare una produzione complessa che si muove fra sonorità ambient, jazzy, dub, hip hop e house e fra musica contemporanea e da camera, pur aprendo al pop per la ricchezza e la ricercatezza dei suoni[7]. Nello stesso anno collabora all'opera teatrale Yonah di Enrico Fink, curandone le musiche, e in seguito produce e suona ne Il ritorno alla fede del cantante di jazz, entrando poi a far parte dell'ensemble che accompagna Enrico.
Dal 2001 collabora con La Banda Improvvisa, un progetto ideato da Giampiero Bigazzi e diretta da Orio Odori, e ne cura la produzione discografica: Pratomagno Social Club (2003); Lesamoré (2005) – con Daniele Sepe e Auli Kokko; Benvenuti… all'improvvisa! (2007) - con Alessandro Benvenuti.
Nel 2005 compone le musiche per l'opera teatrale di Robert Marc Friedman Ricordando Lise Meitner con la regia di Arnaldo Picchi ed eseguite dal vivo con Enrico Fink.
Nel 2007 collabora per un breve periodo con il cantautore siciliano Salvatore Meccio (Tammorra) e successivamente è con l'attore Alessandro Benvenuti nello spettacolo Recital Irrequieto, suonando nel trio che lo accompagna.
Nel 2008-09, collabora sempre con Benvenuti allo spettacolo Capodiavolo, occupandosi della band che lo accompagna, degli arrangiamenti e producendo il cd omonimo.
Negli stessi anni, con Carlo Monni, Orio Odori e Giampiero Bigazzi, realizza lo spettacolo Nottecampana dedicato al poeta Dino Campana. Produce il cd omonimo ed è co-curatore del libro Nottecampana e l'urgenza della poesia, che raccoglie tra l'altro, il testo dello spettacolo. Contemporaneamente contribuisce alla nascita del progetto musicale Cantierranti; è tutor nel progetto T-Rumors promosso da Regione Toscana e organizzato da Toscana Musiche; è coordinatore e produttore del progetto discografico promosso dal M.E.I. Decidilo Tu – una canzone per l'Abruzzo, dove musicisti dell'aria indipendente interpretano il brano omonimo scritto da Alessandro Benvenuti.
Esaurita la collaborazione con Alessandro Benvenuti per divergenze artistiche[8], nel 2010 crea Alabastro Euforico, tornando alla musica strumentale e riunendo il gruppo di lavoro che aveva già coinvolto nei progetti musicali di Benvenuti. L'anno successivo realizza l'album omonimo con un organico principalmente acustico e con l'intenzione d'indagare nelle musiche che l'hanno formato[9], fondendo linguaggi del minimalismo, del rock e della musica popolare[10]. Sempre nello stesso anno produce e suona, con Mino Cavallo, nell'album Sabary del gruppo burkinabè Yacouba Dembelé & Djeli-Kan e con Marzio Del Testa è co-produttore - e co-autore in due brani - dell'album Losna di Quartiere Tamburi.
Contribuisce allo spettacolo, con testo recitato e canzoni della tradizione sociale, dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia Camicia Rossa - canti e storie su quei ragazzi che fecero l'Italia, scritto e ideato da Giampiero Bigazzi per la Banda Improvvisa & Cantierranti. Partecipa, con l'Orchestra della Fiaba, allo spettacolo per bambini I 7 Diavoli, curato e ideato dalla compagnia Diesis Teatrango.
Nel 2012 è con Cantierranti, partecipando alla realizzazione dello spettacolo musicale e al DVD Senza Padrone – sogni e storie delle cooperative dove, oltre a un testo recitato che racconta la storia del cooperativismo, vengono proposti brani inediti e nuovi arrangiamenti per brani provenienti dalla tradizione del canto politico e sociale.
Dal 2013 collabora, in spettacoli e performance, con la regista Caterina Meniconi e gli attori Chiara Cappelli e Pierfrancesco Bigazzi realizzando, tra gli altri, Pasolini: frammenti in forma di rosa, Sempre Sofia e Disponibili da Subito.
Del 2014 è l'album Fuori dal Pozzo, composto arrangiato e prodotto con Enrico Fink e suonato da Cantierranti. Un progetto dove brani della tradizione ebraica sono liberamente rielaborati con arrangiamenti che mischiano il ritmo klezmer al reggae, al rock, alla world music, fino al rap. A questa varietà di stili, è fatto un uso altrettanto multiculturale della lingua, usando in maniera indifferente l'italiano, lo yiddish, l'inglese e il francese[11]. Nello stesso anno viene pubblicata anche la colonna sonora, dalle evidenti influenze ambient e post rock, dello spettacolo teatrale Sempre Sofia[12].
Nel 2015 è con il trio che accompagna Enrico Fink e Raiz nel progetto dedicato alla musica della comunità ebraica dei gorni. A questa esperienza hanno dato il loro contributo, oltre che a Giuseppe de Trizio e Matteo Scarpettini, anche il trombettista e leader dei The Klezmatics, Frank London, il sassofonista Gabriele Coen e Stefano Saletti all'oud[13].
Dalla seconda metà del 2016, con il contributo di Chiara Cappelli a cui successivamente si aggiungono Lorenzo Tommasini e il chitarrista Francesco Cusumano, inizia a lavorare al testo e alle musiche per un progetto dedicato alla gioventù del poeta russo Vladimir Vladimirovič Majakovskij. L'anno successivo mette in opera uno spettacolo[14] tra teatro e concerto, alcuni video (per la regia di Pierfrancesco Bigazzi e Rossano Dalla Barba) e un sito web dedicati al progetto dal titolo Majakovskij! - il futuro viene dal vecchio ma ha il respiro di un ragazzo[15].
Nel 2018 gli viene commissionata la musica per la sacra rappresentazione de “La Processione di Gesù morto” di Terranuova Bracciolini, curata dall’associazione culturale Dritto e Rovescio e che realizza con la collaborazione di Stefano Saletti[16]. Dalle musiche originali, utilizzate anche per il video documento della rappresentazione, ne verrà tratto un cd dal titolo La Passione edito per la Materiali Sonori. Nell’estate viene invitato dallo storico Giorgio Sacchetti a testimoniare con uno scritto nel saggio Pugni Chiusi - Storia transnazionale di un Sessantotto di periferia, edito da Aska Edizioni di Montevarchi. Al termine dello stesso anno è inoltre pubblicato il CD Tribæ Soundtrack che vede l'attiva partecipazione di Blaine L. Reininger, Pier Luigi Andreoni e Mirio Cosottini . La musica si colloca in un progetto più ampio, ideato dal fumettista e illustratore Luca Brandi e strettamente connessa al suo graphic novel Tribæ – The Cascade, edito dalla Hollow Press di Foggia[17].
Durante il periodo di confinamento del marzo-aprile 2020 per la pandemia causata dal Covid-19, con Chiara Cappelli, Lorenzo Boscucci, Mirio Cosottini e la produzione di Lorenzo Tommasini, progetta "Solitarie Comunanze Digitali - voci dalla rete" dedicato all'esperienza vissuta. Quattro brani musicali pubblicati inizialmente su YouTube con video originali, poi sulle piattaforme streaming e infine su CD per la Materiali Sonori[18]. Show less