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Diffrazioni
Luca Crispino
Label: Dodicilune Records
Released: 2024
Duration: 00:36:48
Views: 449
Tracks
Ziggurat; Monci; Vecchie case che non conosco; Comete; Libanza; Galaverna; Il cielo sopra Pozzolengo; Grande Talpaplan; Danza del cerchio
Personnel
Luca Crispino
guitarStefano Benini
fluteFederico Zoccatelli
saxophone, altoRiccardo Ferfoglia
bassGigi Sabelli
drumsAdditional Personnel / Information
Luca Crispino • guitar, synth, electronics Federico Zoccatelli • soprano/alto saxophones Stefano Benini • flute, bass flute, didgeridoo Riccardo Ferfoglia • electric bass Luigi Sabelli • drums
Album Description
Prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei principali store online da Believe, martedì 28 maggio esce Diffrazioni di Luca Crispino. Nelle nove tracce del progetto discografico – otto brani originali e la rilettura di “Danza del cerchio” del musicista ungherese Béla Bartók – il chitarrista e compositore padovano è affiancato da Federico Zoccatelli (sax soprano/alto), Stefano Benini (flauto, flauto basso, didgeridoo), Riccardo Ferfoglia (basso elettrico), Luigi Sabelli (batteria). Il quintetto usa l’improvvisazione come uno suoi dei grandi fili conduttori. Improvvisazione non solo per i due brani di pura creatività catturati dal vivo “di getto” durante le sedute di registrazione, ma anche perché ogni composizione scritta da Crispino nasce da idee estemporanee sorte sul momento e poi fissate sul pentagramma. Una pratica, questa, che a molti può far venire in mente il jazz, un linguaggio che effettivamente accomuna in diversa misura tutti i musicisti della formazione. In realtà, però, si rischierebbe di fare un torto a questo lavoro se ci si fermasse qui. A ben ascoltare, la musica non è facilmente catalogabile, anche se i rimandi sono innumerevoli (ognuno ne troverà vari e a piacimento) e forse è anche in questo tentativo di superare il senso del limite, dello steccato, delle definizioni troppo anguste che si può interpretare la forma di suite del disco, in cui ogni brano sfocia o, meglio, cade, in qualche modo e irrimediabilmente, in quello successivo. Quasi un unico corso sonoro all’origine del quale c’è un valore assoluto della musica, concepita come espressione intima, nata da ascolti, incontri ed esperienze personali e non come adeguamento a modelli precostituiti, a stilemi e prassi obbligatorie o ai condizionamenti di paradigmi declinati su grammatiche musicali “sacre”. Chitarrista e compositore padovano, Luca Crispino si avvicina al jazz nel 1997 provenendo da esperienze rock, blues e prog. In questo periodo ha l’opportunità di partecipare ad alcuni interessanti progetti di fusione tra i generi coltivando sempre più la sua attenzione verso lo studio, la pratica e la natura dell’improvvisazione musicale. Dal 2000 esercita la professione artistica esibendosi dal vivo in varie formazioni e partecipando ad importanti rassegne musicali e festival nazionali. Sempre dallo stesso anno inizia a dedicarsi all’insegnamento e allo studio della musica sperimentale. Nel 2013 si trasferisce a Verona dove è tra i creatori del Centro di Formazione Musicale Moderna Artingegno. Collabora attivamente con diversi artisti ed ensemble, operando in produzioni discografiche ed esibizioni live. Ad oggi Luca Crispino alterna la sua attività di musicista, sia sul palco che in studio, alla didattica ed alla ricerca musicale. “Diffrazioni” è la sua quarta partecipazione a un disco pubblicato dalla Dodicilune dopo “Kobayashi” con Roberto Lancia, Fabio Basile e Luigi Sabelli (2023), “Le Quattro Verità” con Danilo Gallo, Luca Pighi e Roberto Zorzi (2022) e “Pequod” con il progetto Terreni Kappa con Francesco Caliari, Fabio Basile e Luca Pighi (2021).
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