Home » Jazz Musicians » Stefano Senni
Stefano Senni
Giulia Barba: La grazia dell'informe

by Neri Pollastri
Costruito attorno a sei liriche tratte dal libro Al Buio, della poetessa Virginia Farina, nativa di Oristano ma da tempo residente a Bologna, questo breve (non arriva a mezz'ora) ma più che pregevole lavoro della sassofonista bolognese Giulia Barba si avvale della collaborazione di un organico di prim'ordine. Ne è infatti protagonista in primo luogo la cantante Marta Raviglia, che interpreta in modo personale e sofisticato i testi, ponendosi spesso a cavallo tra canto e recitazione, ma conferendo ...
Continue ReadingRope: In the Moment (The Music of Charlie Haden)

by Vincenzo Roggero
Questo è un grande disco. Di un grande trio. Punto. Si dirà : Beh, con la musica di Charlie Haden..." Certo, con la musica di Charlie Haden... le cadute di stile, gli scivoloni, gli omaggi stereotipati sono sempre in agguato. Bisogna aver amato profondamente il contrabbassista di Shenandoah, essere entrato in sintonia con il suo sconfinato mondo musicale, averne percepito le molteplici sfaccettature, gli snodi evolutivi, averne assorbito l'essenza creativa per poter rivendicare un lavoro legato a doppio ...
Continue ReadingRoberto Pianca Sub Rosa: Mono No Aware

by Friedrich Kunzmann
The Roberto Pianca-led ensemble Sub Rosa's second release is a concentrated exercise in inter-communicative restraint, subtlety and woven odd meters that provokes the mind while consoling the soul. It's a cool affair that profits from the individual talents' accurate performances and inquisitive spirits as much as the leader's proficiently crafted compositions. Where the predecessor, self-titled Sub Rosa (Wide Ear Records, 2013) was a rather rigorously tempered and vigorously executed display of broad technical virtuosity, Mono No Aware scales things back ...
Continue ReadingStefano Senni: Eraserheads

by Vincenzo Roggero
E le chiamano canzoni... Datele in mano ad un quartetto come quello allestito da Stefano Senni e inizierete un viaggio tra nostalgia e caustiche visioni, tra amore profondo per la melodia e la necessità di portarla oltre i confini che la racchiude, senza perdere nulla delle originali peculiarità. Prendete Theme from Dead Man"" di Neil Young, la fragile, struggente cavalcata solitaria del cantautore canadese presente nella colonna sonora del film di Jim Jarmusch. Ebbene la voce di ...
Continue ReadingPhotos
Music
It's Too Darn Hot
From: The Soul Of PorterBy Stefano Senni