Home » Jazz Musicians » Casino Royale

Casino Royale

Sono passati circa 7.000 giorni da quando un gruppo di musicisti dalle svariate influenze decide a Milano di formare una band e di darsi un nome ispirato alla famosa saga di Ian Fleming. Inizialmente indecisi tra Gold Finger e Casino Royale, la band decide di far loro l’episodio dell’agente James Bond dal titolo Casino Royale. E dopo quasi 20 anni, come l’agente 007 resta un classico che riesce sempre a riproporsi, i Casino Royale sembrano aver ereditato la stessa fortuna. Dal 1987 ad oggi i Casino Royale hanno suonato di tutto e visto di tutto. Partiti come band fortemente influenzata dagli Specials e dai Clash sono rapidamente divenuti un fenomeno capace di raccogliere un pubblico trasversale. I primi due dischi, Soul of Ska e Jungle Jubilee, suonati in levare e con una sezione fiati di primissimo piano, rimangono tuttora opere prime per la musica italiana, dischi con una formula sonora ancora oggi riproposta da moltissimi gruppi. I primi anni novanta vedono alcuni cambiamenti e sviluppi radicali nel suono della band. Si comincia a cantare in italiano e le liriche assumono di conseguenza una rilevanza fondamentale, alla pari del suono. Dainamaita, primo album registrato per una major, è un’esplosione di suoni molto differenti tra loro: black rock, reggae, hip hop, dub, funk. L’album spiazza e sorprende tutti, e diventa allo stesso tempo una pietra miliare per il nuovo suono alternativo italiano, un’opera che merita sicuramente la definizione di cross over. Nel 1994 comincia la lavorazione di Sempre Più Vicini, per la cui produzione viene coinvolto Ben Young, artigiano del suono della scuola di Bristol, che indirizza la band verso sonorità più profonde ed introspettive. Le radio cominciano a suonare parecchio alcuni dei singoli presenti sull’album, e la sensazione comune è quella che il gruppo sia ormai ad una svolta decisiva. Alla fine del 1995 i Casino Royale si trasferiscono a Londra, più precisamente nel quartiere periferico di Leytostone, ed é lì che cominciano a comporre brani per un nuovo album che coincida con il decennale della band. Viene ingaggiato in qualità di sound engineer e coproduttore Tim Holmes, già produttore dei Primal Screem e successivamente componente dei Death in Vegas. Il risultato é un disco fatto da parti melodiche, un suono solido e potente, il groove tipico dell’hip hop e sperimentazioni influenzate dalla drum’n’bass. Per ironia della sorte CRX, questo il titolo dell’album, viene definito da alcuni discografici “il miglior disco del 2006!”.

Read more

Tags

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.

Install All About Jazz

iOS Instructions:

To install this app, follow these steps:

All About Jazz would like to send you notifications

Notifications include timely alerts to content of interest, such as articles, reviews, new features, and more. These can be configured in Settings.