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Jazz Articles about Claudio Giovagnoli
Musicheria: Le pendu
by AAJ Italy Staff
Le pendu, ovvero l'appeso, l'impiccato. Ed effettivamente piuttosto impiccato a una formula pur correttissima ma decisamente sclerotizzata, sempre uguale a se stessa, oltre che tutt'altro che originale, è il quartetto toscano aderente al collettivo Musicadabra che firma questo lavoro. C'è un sax soprano dal suono chiaro e dal fraseggiare fluido a fungere da voce-guida, e tutt'intorno un trio in cui il basso di Carlo Bonamico, primo responsabile del gruppo (tutti suoi i temi, tranne ovviamente il finale parkeriano), non disdegna ...
read moreMeeting Sounds Quartet: Steam!
by AAJ Italy Staff
Ripropone una formula strumentale canonica (jazzisticamente parlando) questo giovane quartetto nato nel 2009 da un progetto del pianista Simone Graziano e del sassofonista Claudio Giovagnoli. Pur basandosi su modelli espressivi consolidati (il primo nome da citare è Shorter) la loro musica non è affatto scontata, evidenziando fantasia nell'articolazione delle composizioni, coerenza estetica e una visione d'insieme condivisa. Una dimostrazione di serietà e dedizione, in una ricerca che coniuga la libertà dei singoli con la piena padronanza delle strutture portanti del ...
read moreFranco Nesti - Duccio Bertini: Cromatos Project
by AAJ Italy Staff
Buon gusto. Se dovessimo chiosare sinteticamente un lavoro come Cromatos Project, sarebbe l'accezione più adatta. Buon gusto nella scelta dei brani, noti ai più certamente, ma lontani dagli standard ormai esauriti da mille interpretazioni. Buon gusto negli arrangiamenti, impeccabili, leggeri e impalpabili come cirri in una calda giornata di mezza estate. L'ensemble si muove con eleganza e misura, mai sopra le righe, attento a non prevaricare, a soffocare, come sovente accade, le dinamiche della voce. Buon gusto nell'interpretazione vocale, in ...
read moreClaudio Giovagnoli: Native Quartet
by AAJ Italy Staff
Semplice e genuino quest’album del sassofonista Claudio Giovagnoli, qui affiancato da una efficace ritmica composta da Leonardo Pieri al pianoforte, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Fabrizio Morganti alla batteria. Il lavoro scorre con grande piacevolezza, su atmosfere da jazz moderno non fotocopiato (come purtroppo succede assai spesso) e ricco di espressività. Giovagnoli ne è l’indiscusso protagonista, mettendo in luce eccellenti qualità soprattutto al sax soprano (ma si noti l’ottima “Wise’s Mood” al tenore) e belle idee compositive. Queste ultime ...
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