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The Williamsburg Avant-Garde
ByCisco Bradley
388 pagine
ISBN: # 978-1-4780-1937-4
Duke University Press
2023
Le avanguardie musicali, o per meglio dire artistiche, non sono mai il prodotto di uno sforzo individuale. Sono piuttosto il risultato di movimenti e pulsioni culturali, politiche, economiche e persino urbanistiche che animano un determinato contesto sociale.
Ce lo dimostra molto bene questo profondo e ben documentato libro di Cisco Bradley (già autore di una biografia su William Parker), in cui vengono descritte, analizzate ed interpretate le evoluzioni della scena avant newyorkese dagli anni '80 ai giorni nostri. Una scena inizialmente basata a Manhattan (per intenderci, in locali come The Kitchen o la Knitting Factory), ma che si è poi dovuta trasferire a Brooklyn (a Williamsburg, appunto), a causa di speculazioni immobiliari, processi di re-zoning e gentrificazione, e più in generale (in particolare dopo l'attentato alle torri gemelle dell'11 settembre 2001) di un clima meno aperto e tollerante nei confronti di centri sociali, magazzini occupati, locali senza licenza, in breve di tutte quelle aree grigie certo ai confini della legalità, ma nelle quali si sviluppa anche la sperimentazione artistica più genuina e distante dalle logiche di mercato.
Nel libro troviamo dunque la descrizione di quel trasferimento da Manhattan a Williamsburg, con la scena jazz che si mescola con rock, punk e noise, e l'illustrazione delle dinamiche, degli attori (numerosi i contributi di musicisti), dei luoghi (definiti "spazi utopici per il suono") in cui le avanguardie di Williamsburg si sono sviluppate e hanno prosperato.
Ma poi anche quila storia si ripeteprocessi di gentrificazione e più in generale di estromissione delle classi popolari dagli agglomerati urbani, hanno portato alla progressiva disgregazione della comunità artistica del quartiere, spingendola verso Bushwick, un'area più remota e meno accessibile.
Ed è proprio questo, oltre alla meticolosa catalogazione e descrizione della scena avant di quella zona e di quel periodo, il punto di maggiore interesse del libro. E cioè che al netto di quanto ci piaccia pensare, esiste un rapporto profondo tra Arte, Sperimentazione e Capitale, in cui è quasi sempre quest'ultimo a prevalere.
Perché le considerazioni che l'autore propone sui tagli del sostegno pubblico ad artisti e festival, sullo stravolgimento del mercato discografico in favore delle piattaforme, sugli affitti inaccessibili che disgregano il tessuto sociale urbano, sui processi di restaurazione che puntano alla normalizzazione ed alla riproposizione del vecchio come evoluzione e progresso (nel libro si fa l'esempio del Lincoln Center di Wynton Marsalis), sono spunti di riflessione indubbiamente validi anche alle nostre latitudini.
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Instrument: Saxophone, alto
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