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Alberto Forino: Tiny Toys

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Alberto Forino: Tiny Toys
Non è facile dire qualcosa di nuovo nell'ambito del trio con pianoforte. È un sentiero indagato a fondo nel jazz, con esiti di altissima intensità artistica, dialogica, umana, paragonabile a quanto è stato fatto con il quartetto d'archi nella musica accademica occidentale. Certo, all'interno di questa formula, nella grande quantità non mancano le proposte rese anemiche dalla routine. Eppure, come in un congegno in costante rigenerazione, si impongono ancora nuove letture, approcci con una reale originalità, così che all'interno di questo magico triangolo diventa possibile aprire nuove dimensioni, iniettare linfa e tempra generose.

Il trio di Alberto Forino dichiara una propria visione ricca di stimoli. Alla base c'è un sentire comune dei musicisti, tutti provenienti dall'area bresciana-bergamasca. Giulio Corini e Filippo Sala sono già apprezzati per le numerose presenze in tante formazioni, in particolare con Double Cut di Tino Tracanna. Il batterista si segnala pure per il recente esordio in qualità di leader, con l'ottimo Rifugi. Forino è un nome nuovo, seppure già attivo da anni in un ambito che si dipana tra jazz, improvvisazione, musica accademica e funzionale al teatro.

Si avverte la sua preparazione dalle movenze eleganti del fraseggio, ricche di dettagli e sfumature, che insieme alla varietà delle articolazioni ritmiche danno vita a stimoli e idee ad ampio raggio stilistico. L'attenzione dei tre musicisti agli aspetti timbrico e dinamico permette di creare una voce ben amalgamata dell'insieme, sia in brani dalle caratteristiche di ballad, come lo scuro, enigmatico "Beautiful Are Those Who Fall," che in episodi dove le trame si fanno astratte e arditamente autonome, come nel caso di "Orko" e dell'ironico "Mimo." Quest'ultimo gioca a rimpiattino con il blues, con la libera articolazione, con affondi nel walking bass, sempre all'insegna di una grande naturalezza, di coesione ed equilibrio architettonico.

Caratteristica peculiare del lavoro è proprio la combinazione elastica e ben congegnata degli elementi che vanno a comporre ogni brano, ma anche la felice sequenza dei brani stessi, che nell'insieme va a costruire il carattere e la fisionomia di una narrazione condivisa. Tiny Toys: "balocchi musicali," come afferma lo stesso Forino, "mattoncini con i quali costruire mosaici, castelli e caleidoscopi."

Si gioca con intelligenza: "Nests" sembra rivolgersi alla musica contemporanea nell'incipit, ma subentrano alcune inflessioni blues che conducono a un solido, vivace tema funk. Blues come riferimento e come ironico gioco di specchi, nel quale fa capolino Monk, si trova naturalmente in "A Blues Is A Blues Is A Blues." Mentre "Miss The Rioso Train" parte da un treno evocato con gesti ellingtoniani, addentrandosi poi in atmosfere sospese, rarefatte (alla stessa maniera in "Entropy"), ma risolvendosi ancora con spigliatezza nella scansione funk.

L'alterazione onirica dell'ostinato di "Dazing Dream" conduce direttamente all'ultimo episodio del CD, "Beautiful Are Those Who Breath," che si allaccia all'estro dell'altro brano citato, dal titolo affine. A tratti si avverte l'ombra di Paul Bley, di Keith Jarrett, ma in certe inflessioni e costruzioni è forte e ben elaborata l'impronta di Franco D'Andrea, maestro ed estimatore di Forino. Stima che merita senz'altro la condivisione.

Track Listing

Orko; Miss the “Rioso” Train; Mimo; Beautiful are Those who Fall; Nests; Entropy; A Blues is a Blues is a Blues; Dazing Dream; Beautiful are Those who Breathe

Personnel

Giulio Corini
bass, acoustic

Album information

Title: Tiny Toys | Year Released: 2023 | Record Label: GleAM Records


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