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Enrico Rava: Tati

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Enrico Rava: Tati
Con la ripresa del suo sodalizio con la ECM Enrico Rava sembra aver recuperato lo smalto dei bei tempi. Lo testimoniano una felice vena compositiva, un solismo ispirato e come sempre sostenuto da argute invenzioni melodiche, una nitidezza di suono assolutamente conforme alla estetica della prestigiosa casa discografica tedesca. In questo senso, Easy Living, inciso in quintetto, aveva contrassegnato questo ritorno con esiti piu' che confortanti.

Realizzato in un insolito trio con Stefano Bollani al piano e Paul Motian alla batteria, Tati consolida la validita' di questo assunto, aprendo nuovi possibili scenari.

Interplay e' un termine di cui talvolta si abusa nell'analisi di moderne espressioni di derivazione jazzistica. Nel caso specifico, trova una piena conferma nella sintonia di vedute dei tre musicisti e nella loro azione paritetica, frutto di un comune modo di sentire e di una straordinaria misura. Ne e' un esempio eloquente il drumming di Motian, sempre discreto, fatto di punteggiature rade ed espressive, basato dunque sulla sottrazione e su dinamiche soffuse seppur graduali. Ad esempio, il lavoro di spazzole che si ascolta nella sua "Birdsong" contrasta con efficaci pennellate l'incedere impressionista del piano, riecheggiante nello spirito le Gymnopedies di Erik Satie. L'accumulo di frasi e frammenti che caratterizza "Fantasm" sviluppa progressivamente la tensione ritmica, condensandola in una maggior liberta' armonica e metrica.

Piu' in generale, l'approccio scarno ma denso di valenze ritmiche di Motian risulta perfettamente complementare alla poetica di Rava, tra l'altro autore di sei dei dodici brani in programma. "Tati" e "Golden Eyes" si fondano sulle ormai proverbiali linee melodiche del trombettista torinese: ampie, distese, cantabili, modellate con un fraseggio terso che alterna pieni e vuoti con pause significative. "Mirrors" e "Jessica Too" sono invece dei temi ingegnosi, in cui Rava e compagni scavano risvolti melodici nascosti in pieghe recondite, attraverso gustosi cambiamenti metrici, nell'alternanza tra contrazione e distensione. "Cornettology" ed "Overboard" si spingono oltre, configurando delle architetture decisamente "ornettiane": nel primo caso, grazie all'aggregazione di segmenti geometrici, sostenuta da un'invidiabile controllo dinamico; nel secondo, con linee inizialmente piu' morbide e sinuose, poi spezzettate e riprese in tante particelle, con notevole audacia ritmico-armonica.

E' interessante anche notare come Bollani individui, sia in "Cornettology" che nella propria "Casa di bambola" (tema dal gusto quasi "felliniano"), delle affinita' non trascurabili con Paul Bley, specialmente per quanto riguarda la costruzione di linee di basso sul registro grave. Anche il giovane e virtuoso pianista esprime in questa seduta il meglio di se', spesso centellinando e meditando i propri interventi, ed analizzando con lucidita' i nuclei armonici.

Ne risente beneficamente anche il trattamento di materiali pur tanto diversi come "The Man I Love" e "E lucevan le stelle", in cui il trio si sofferma ad esplorare determinati frammenti tematici, spezzandone (ma non stravolgendone) i tratti piu' consueti. Qui Rava addirittura compie delle delicate variazioni che ricordano in qualche misura (anche per certe sfumature timbriche sugli acuti) il Davis di Porgy and Bess e Sketches of Spain.

Track Listing

The Man I Love; Birdsong; Tati; Casa Di Bambola; E Lucevan Le Stelle; Mirrors; Jessica Too; Golden Eyes; Fantasm; Cornettology; Overboard; Gang Of 5.

Personnel

Enrico Rava
trumpet

Enrico Rava: trumpet, french horn; Stefano Bollani: piano; Paul Motian: drums.

Album information

Title: Tati | Year Released: 2005 | Record Label: ECM Records


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