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George Russell: Ezz-thetics & The Stratus Seekers revisited
ByRussell preferiva parlare di pan-tonalità e considerava l'atonalità una novità 'vecchia' (pensando che Arnold Schönberg ne aveva parlato e l'aveva utilizzata ben 50 anni prima) e, sempre secondo Russell, inadatta al jazz. Agli inizi degli anni sessanta già parlava di montaggio, molto prima che Teo Macero ne facesse il modus operandi preferito nell'assemblaggio degli album capolavoro di Miles Davis (In a Silent Way e Bitches Brew, entrambi registrati nel 1969).
Nel periodo che va da settembre 1960 ad agosto 1962 George Russell registrò 6 album rivoluzionari che crearono un ponte tra l'eleganza rarefatta di Birth of the Cool e la radicalità più estrema delle avanguardie che dalla fine degli anni cinquanta stavano ridisegnando la mappa della musica contemporanea. Due di questi album ci vengono riproposti, in un perfetto abbinamento, nel CD Ezz-thetics & The Stratus Seekers revisited pubblicato dall'etichetta svizzera che non a caso si chiama proprio Ezz-thetics.
Ezz-thetics è stato registrato a New York l'8 maggio del 1961 da un sestetto composto da Eric Dolphy (sassofono contralto e clarinetto basso), Don Ellis (tromba), David Baker (trombone), Steve Swallow (contrabbasso), Joe Hunt (batteria) e dal leader al pianoforte. Sono sei brani caratterizzati da un grande senso di equilibrio strutturale che non toglie nulla alla fluidità e all'eleganza complessiva. Tre composizioni sono firmate da George Russell, una da David Baker, "Nardis" è la celebre composizione di Miles Davis, brano amatissimo dai musicisti ma mai registrato da Miles. Chiude l'album una bella versione di 'Round Midnight,' di Thelonious Monk. Per tutto l'album Eric Dolphy è straordinario e i suoi assoli si staccano con nettezza dal contesto. Vale la pena segnalare che questa è la prima volta in studio di registrazione di Steve Swallow.
The Stratus Seekers è stato registrato a fine gennaio 1962 da John Pierce (sassofono alto), Paul Plummer (sassofono tenore), Don Ellis (tromba), David Baker (trombone), Steve Swallow (contrabbasso), Joe Hunt (batteria) e George Russell (pianoforte). Anche in questo caso i brani sono sei. Quattro sono stati firmati da George Russell, uno da David Baker e uno da Al Kieger che era stato il trombettista iniziale del sestetto di George Russell, prima di venire sostituito da Don Ellis. Spicca in particolare il bellissimo "Blues in Orbit" che diventerà uno dei brani preferiti dell'orchestra di Gil Evans. Del resto George Russell era spesso ospite apprezzato proprio nel famoso seminterrato che fungeva da lavanderia e da abitazione per Gil Evans, nella 55ma strada. Un luogo di culto che serviva da think tank per i musicisti newyorkesi tra la fine degi anni quaranta e buona parte del decennio successivo.
L'atmosfera di questi due album, contenuti in un unico CD, è decisamente ipermoderna, i musicisti sono giovani desiderosi di dare un proprio contributo originale nell'esecuzione di arrangiamenti molto tecnici che esigono grande perizia e concentrazione. Tutto appare impeccabile, senza virgole fuori posto. Musica fuori dal tempo che conviene riascoltare con grande attenzione.
Album della settimana.
Track Listing
Ezz-thetics; Nardis; Lydiot; Thoughts; Honesty; Round Midnight; Pan-Daddy; The Stratus Seekers; Kige's Tune; Blues in Orbit; A Lonely Place; Stereophrenic.
Personnel
George Russell
composer / conductorEric Dolphy
woodwindsDon Ellis
trumpetDavid Baker
tromboneSteve Swallow
bassJoe Hunt
drumsJohn Pierce
saxophone, altoPaul Plummer
saxophone, tenorAlbum information
Title: Ezz-thetics & The Stratus Seekers revisited | Year Released: 2022 | Record Label: Ezz-thetics
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