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Alice Ricciardi, Pietro Lussu: Catch a Falling Star

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Alice Ricciardi, Pietro Lussu: Catch a Falling Star
Le fonti d'ispirazione sono chiare (in primis il magistrale The Newest Sound Around di Jeanne Lee e Ran Blake) ma le scelte espressive e le doti personali di Alice Ricciardi e Pietro Lussu rendono il disco originale e avvincente.

La cantante milanese è stata allieva di Blake al New England Conservatory ed ha assorbito la sua estetica rarefatta e straniante; Pietro Lussu è un pianista di alta sensibilità, tra i migliori in Italia, e vi si relaziona in modo naturale. Ricercatezza e sottigliezze interpretative sono i tratti distintivi di quest'album piano/voce, aspetti che s'estendono all'editing della cover. I due protagonisti sono fotografati in una pista d'atletica al crepuscolo: un luogo insolito per degli artisti che non s'apprestano a gareggiare come degli atleti ma si girano a cogliere le luci della prima stella. È quanto dice l'insegna al neon sopra di loro, che è poi il titolo di un hit del 1957 di Perry Como.

Quella semplice filastrocca diventa l'emblema del disco e assume nella versione di Ricciardi e Lussu una connotazione intensa, quasi metafisica, nel contrasto tra l'esposizione vocale allusiva della cantante e l'accompagnamento disarticolato del pianoforte.

I tredici brani del repertorio sono stati scelti con cura, spaziando a tutto campo. Classici brani del songbook statunitense come "Liza" e "What Is This Thing Called Love"; song poco frequentati come "Sunday, Monday or Always" o "Boys and Girls Like You and Me"; il classico dei Beach Boys "Good Vibrations"; tre loro originals e una composizione di Steve Lacy con testo aggiunto da Giulia Niccolai (che sull'album di Lacy Momentum era cantato da Irene Aebi).

Ognuno di questi brani è trasfigurato con la ricercatezza e l'intensità emotiva di cui dicevamo. Quello della coppia è un lirismo essenziale che rispetta la pregnanza melodica dei temi senza stravolgerla. Mentre alterna il pianoforte al Rhodes, Lussu varia gli accenti, introduce asimmetrie armoniche (Monk e Tristano sarebbero compiaciuti), gioca sui contrasti di registro e volume con riflessiva profondità. Il canto della Ricciardi esprime il suo valore nella varietà cromatica, nella nitidezza d'esposizione, nel gioco colloquiale con cui varia gli accenti e i riverberi della voce.

Pur coerenti con la poetica dell'introspezione e del sussurro assimilata da Ran Blake, climi e situazioni diversi caratterizzano il percorso musicale, alternando sottigliezza e pathos. Da ricordare come brillanti gemme la fantasiosa riscrittura di "Good Vibration," la sensualità e il lirismo di "Sunday, Monday or Always," il lento e dilatato "Clues Blues."

Album della settimana.

Track Listing

Let’s Face the Music and Dance; Catch a Falling Star; Boys and Girls Like You and Me; Clues Blues; Good Vibrations; Liza; Sunday, Monday or Always; Y-Am; To One I Love; What Is This Thing Called Love; Utah; I Let a Song Go Out of My Heart; And Pink, and Gold, and Blue.

Personnel

Alice Ricciardi: vocals; Pietro Lussu: piano, Fender Rhodes.

Album information

Title: Catch a Falling Star | Year Released: 2019 | Record Label: Self Produced


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