Home » Articoli » Album Review » William Parker Organ Quartet: Uncle Joe's Spirit House

William Parker Organ Quartet: Uncle Joe's Spirit House

By

Sign in to view read count
William Parker Organ Quartet: Uncle Joe's Spirit House
Aunt Carrie Lee Edwards e Uncle Joe, due nomi come tanti altri nell'America dei problemi razziali, del sogno americano irraggiungibile, dell'arte del guadagnarsi la vita con il duro lavoro, la fatica ed il sudore, dei legami famigliari mantenuti saldi a fronte di difficoltà enormi ed enormi sacrifici. A questi parenti ultranovantenni che hanno appena festeggiato i sessantacinque anni di matrimonio e alla loro Spirit House (una ipotetica, universale dimora dell'orgoglio nero) William Parker dedica questo splendido lavoro.

Uncle Joe's Spirit House è l'album di un doppio debutto, quello dell'ennesima formazione allestita dal vulcanico bassista di New York e quello di prima registrazione che documenta il multi strumentista Cooper-Moore impegnato all'organo Hammond. Debutti entrambi davvero sorprendenti. L'organo di Cooper-Moore illumina la scena non tanto per un protagonismo endemico allo strumento ma per l'originalità che lo contraddistingue lungo tutti i sessanta minuti della registrazione. Azzardo un immagine che potrebbe dare un'idea di ciò che Cooper-Moore estrae dall'hammond: quella di un Thelonius Monk after hours che, dopo un concerto faticoso, si rilassa trastullandosi e sperimentando con quella strana tastiera elettrica capitata lì per caso.

La musica sciorinata dal quartetto è intrisa di blues, di soul, di gospel, di funk ma è il modo con il quale Parker declina una parte importante delle sue radici musicali che eleva questo lavoro ben al di sopra della media e ne fa un piccolo capolavoro del genere. Troviamo così linee melodiche indimenticabili (provate a resistere alla title track, se ci riuscite) esaltate dal drumming increspato ed in perenne movimento di Gerald Cleaver, temi coinvolgenti come una colonna sonora di Ennio Morricone ("Ennio's Tag" è dedicata al grande compositore romano), atmosfere churchy che trasformano le radici della musica nera in un viaggio spirituale ("Let's Go Down to the River"), un inno alla gioia dedicato al violinista Billy Bang che ti entra in testa e non ti abbandona più ("Buddha's Joy").

Il tenore di Darryl Foster (già al fianco di Parker nella Little Huey Creative Music Orchestra e nel progetto Inside Songs of Curtis Mayfield) è lo strumento giusto al posto giusto, suono profondo e caldo, gran senso narrativo, increspature per togliere tentazioni di zucchero e caramello.

Uncle Joe's Spirit House fa sorridere, fa palpitare il cuore, emoziona e commuove, tiene lontana la noia; più di un buon motivo per considerarlo un indispensabile compagno di viaggio, una salutare riserva di gioia e di speranza negli affanni della vita quotidiana.

Track Listing

01. Uncle Joe's Spirit House; 02. Jacques' Groove; 03. Ennio's Tag; 04. Document for LJ; 05. Let's Go Down to the River; 06. Buddha's Joy; 07. The Struggle; 08. Theme for the Tasters; 09. Oasis. Tutte le composizioni sono di William Parker.

Personnel

William Parker (basso); Darryl Foster (sax tenore); Cooper-Moore (organo); Gerald Cleaver (batteria).

Album information

Title: Uncle Joe's Spirit House | Year Released: 2011 | Record Label: AUM Fidelity


Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Gifts
Dave Douglas
Altera Vita
Alina Bzhezhinska & Tony Kofi
From The Source
Joe Fonda
Slow Water
Stephan Crump

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.