Home » Articoli » Album Review » Diégo Imbert, Enrico Pieranunzi, André Ceccarelli: Tribu...

Diégo Imbert, Enrico Pieranunzi, André Ceccarelli: Tribute To Charlie Haden

By

Sign in to view read count
Diégo Imbert, Enrico Pieranunzi, André Ceccarelli: Tribute To Charlie Haden
Diretto stavolta dal contrabbassista Diégo Imbert, il ben affiatato trio franco-italiano (autore di vari lavori tra i quali Menage a trois, del 2016) che vede al pianoforte il nostro Enrico Pieranunzi e alla batteria il suo frequente collaboratore André Ceccarelli, è qui impegnato in un omaggio a Charlie Haden, ispiratore del leader e più volte collaboratore del pianista. Omaggio complesso e originale, in quanto i brani del grande contrabbassista statunitense sono solo tre su dodici—il resto del programma prevede infatti quattro composizioni di Imbert, una di Pieranunzi, due standard e un'improvvisazione—e, soprattutto, il trio è accompagnato da un'orchestra di archi e fiati per due terzi del lavoro.

A fronte della suggestione che la memoria produce sulle composizioni di Haden, la scelta del ridotto numero di suoi brani si dimostra saggia: né l'iniziale ”First Song”—con l'orchestra—, né ”Nightfall”—in trio e che arriva giusto a metà dell'album—reggono infatti il confronto con le migliori versioni offerteci nel corso della sua carriera dal suo stesso autore, sebbene siano in assoluto tutt'altro che disprezzabili. La sola ”Silence”—posta simbolicamente in chiusura—manifesta una lettura interessante, proprio grazie alla presenza dell'orchestra (altrove come spesso accade in questi casi abbastanza discutibile), ma anche all'eccellente lavoro di Pieranunzi alla tastiera.

E proprio il pianista è il protagonista dei brani originali, a cominciare da quello a propria firma—l'eccellente ”Charlie Haden”—che per stilemi e tipo di liricità mostra di essere un omaggio perfettamente in tono con lo spirito musicale dell'omaggiato, che d'altronde Pieranunzi aveva avuto modo di conoscere assai bene.

Non meno riuscite ”Last Dance in Paris” (in trio) e la ”Liberation Suite”, in tre parti, nelle quali anche Imbert si prende la scena sia in solo, sia nel modo perentorio (e molto hadeniano) in cui conduce la musica dalle corde del contrabbasso. Una piccola perla, infine, ”In the Wee Small Hours of the Morning”, a suo modo omaggio all'Haden interprete della tradizione con il suo Quartet West, momento forse un po' trascurato della sua avventura artistica.

Disco di grande piacevolezza, ottimamente interpretato e con momenti di eccellenza, la valutazione complessiva del quale dipende significativamente dall'individuale apprezzamento della presenza orchestrale.

Track Listing

First Song; Charlie’s Waltz; Charlie Haden; Liberation Suite Part I; Liberation Suite Part II; Liberation Suite Part III; Nightfall; Last Dance in Paris; Lennie’s Pennies; Faith of the Bass; In the Wee Small Hours of the Morning; Silence.

Personnel

Diégo Imbert
bass, acoustic

Diego Imbert: bass; Enrico Pieranunzi: piano; André Ceccarelli: drums; Johann Renard, Caroline Bugala: violin; Grégoire Korniluk, Paul Colomb: cello; Stéphane Chausse: clarinet; Anne-Cécilie Cuniot: flute; Ariane Bacquet: oboe; Pierre Bertrand: arrangements.

Album information

Title: Tribute To Charlie Haden | Year Released: 2017 | Record Label: Trebim Music


< Previous
Amp L'étude

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.