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Steve Colson: Tones For

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Steve Colson: Tones For
Esponente della seconda onda generazionale dell'AACM e insieme a Chico Freeman pupillo di Fred Anderson e allievo di Muhal Richard Abrams, il pianista Steve Colson, detto Adegoke dal nome yoruba corrispettivo di Steven, riflette nel proprio approccio stilistico la varietà a tutto campo metabolizzata in uno scenario coerente, come è tipico di quella scuola. Radici blues e neroamericane, eterofonie del jazz arcaico, influenze del pianismo eurocolto da Chopin a Debussy, attenzione alla poliritmia africana e alle asperità sonore della musica contemporanea si fondono con atteggiamento esplorativo, lirismo agrodolce e pulsante energia interiore e fisica.

Tones For, pubblicato dalla stessa etichetta di Colson, la Silver Sphinx che nel 2010 aveva pubblicato il precedente lavoro in quartetto del pianista, The Untarnished Dream, è il suo primo album di pianoforte solo: un disco doppio, che mette in luce con dovizia e pregnanza il suo approccio aperto, molto vicino per tanti versi a quello di Abrams. Colson traccia un lungo itinerario narrativo e diremmo umanistico, costruendo quella che può essere definita una sorta di suite, in cui i diversi brani coincidono con riflessioni, stati d'animo, spunti di memoria. La soluzione di continuità tra un pezzo e l'altro è segnata sì da tracce, ma gli spazi tra i brani sono talmente brevi da poter essere considerati pause nel continuum del flusso musicale.

Si tratta di un flusso che respira in modo poderoso tra dense trame, dalle quali emergono motivi e colori come disegni di un tappeto pregiato, e rarefazioni delicate, percorse da enigmi spesso risolti con la semplicità profonda e tenace dello spirito africano. Senso di libera fluttuazione (quasi flusso di coscienza) ed elementi di sapienza narrativa, a tratti epica, si compenetrano e si bilanciano in mirabile equilibrio. Il tutto percorrendo una traccia saldamente legata alla spiritualità, alla resistenza, alla lotta dei neroamericani in America.

Come accade nel caso di Muhal, il pianoforte diventa strumento a mezza via tra la tradizione europea e lo strumento africano, libero da costrizioni. Ma strumento a tutto campo, comunque. Nel primo CD prevalgono i brani brevi, con molti episodi incorniciati attorno ai due minuti. "Inner Quiet" e "Lingering" hanno sapore ellingtoniano, ma toccano pure suggestioni impressioniste; "We Saw The Lightning," sbilanciato tra Cecil Taylor e la dissonanza della contemporanea, vuole evocare secondo lo stesso Colson le parole e le azioni di Harriet Tubman, l'attivista neroamericana che nell'800 si batté contro schiavitù e segregazione. Altri brani riportano nel titolo i suoi concetti di unità e consapevolezza per abbattere la condizione di schiavitù: il sontuoso "I Freed a Thousand" e il riflessivo e profondo "A Thousand More, If Only They Knew."

Non solo uno splendido documento di piano solo, di approccio originale e denso. Ma un'altra tessera che, nel cinquantesimo anniversario della fondazione dell'AACM e nel centocinquantesimo dalla fine della guerra civile statunitense aggiunge riflessioni e affermazioni non retoriche sull'accidentato percorso verso la dignità e la libertà dell'uomo. "The Torch Still Burns..."

Track Listing


CD 1:
The Spark; The Message; Inner Quiete; The Burden; I Freed a Thousand; We Saw the Lightning; A Thousand More, If Only They Knew; Truth Sojourned, The North Star Spoke; I Didn't Know; Lingering; Hard Leavin'.
CD 2:
But Yes, Sister Moses; When the Gold Was for Dusting Our Eyebrows; Friendship; Homage; The Torch Still Burns.

Personnel

Adegoke Steve Colson: pianoforte.

Album information

Title: Tones For | Year Released: 2015 | Record Label: Silver Sphinx


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