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Charles Mingus: The Lost Album from Ronnie Scott's
ByAbbiamo quasi due ore e mezza di musica di qualità sonora eccellente e di strepitosa bellezza, edita in tre CD/LP, con un ricco libretto contenente contributi di Brian Priestley, un lungo ricordo di Charles McPherson, varie interviste e testimonianze. Sull'entusiasmo del momento Down Beat l'ha definito "Il miglior disco di jazz live che potrete mai ascoltare." È sempre improprio esprimere tali classifiche (che dire allora di At the Five Spot di Eric Dolphy/Booker Little, di Sunday at Village Vanguard di Bill Evans, At The Black Hawk di Shelly Manne o The Great Concert Of Charles Mingus del 1964 con Dolphy?) ma è certo che questa musica si colloca ai vertici dei grandi concerti jazz registrati.
Nel 1972 Charles Mingus aveva superato la crisi depressiva e artistica iniziata nel 1966, dopo lo straordinario fervore creativo dei gruppi con Eric Dolphy. Dopo varie vicende traumatiche (tra cui il clamoroso sfratto, il ricovero in ospedale psichiatrico per crisi nervose e l'uscita di scena in California), nel 1969 tornò a esibirsi a New York. Nei due anni seguenti riuscì a pubblicare l'autobiografia, ebbe un grant dalla Fondazione Guggenheim per le musiche di un balletto (The Mingus Dances), andò in tour in Europa e in Giappone e tornò in sala d'incisione per il disco Let My Children Hear Music.
Il sestetto ripreso al Ronnie Scott's lo vedeva con il diciannovenne Jon Faddis alla tromba, Charles McPherson al sax contralto, Bobby Jones al clarinetto, sax tenore e soprano, John Foster al pianoforte e Roy Brooks alla batteria. A differenza del gruppo venuto in Europa nell'ottobre 1970, erano assenti il pianista Jaki Byard e il batterista Dannie Richmond. Gli unici partner usuali erano McPherson e il più sfuggente Bobby Jones (con cui Mingus manifestò un forte contrasto). Gli altri s'univano al bassista per la prima volta e dopo il tour tutti s'eclissarono (anche il fedelissimo McPherson).
Il timore di una musica di routine, dovuta a un gruppo raccolto in fretta, si scioglie all'ascolto dell'iniziale "Orange Was the Color of Her Dress, Then Silk Blues." A differenza del passato, il tema base è esposto per tre minuti a tempo libero su una marcata base percussiva e anticipa il trattamento dilatato e metricamente variopinto che inciderà due anni dopo in Changes Two col nuovo gruppo comprendente George Adams e Don Pullen. I trenta minuti del brano sono un susseguirsi di sorprese. Lunghi e emozionanti assoli si snodano tra frequenti stop e serrate ripartenze, dilatazioni della metrica, dialoghi improvvisati a tempo libero che lambiscono il free secondo i concetti mingusiani del "caos organizzato." Segue un blues lento (qui chiamato "Noddin' Ya Head Blues") introdotto da un assolo in rubato di contrabbasso, cantato da John Foster (una formula che George Adams renderà memorabile con le sue stentoree esecuzioni) e seguito da assoli di McPherson, Faddis, Foster e ancora Mingus.
Ci sono momenti salienti in tutti i tre dischi e sarebbe lungo entrare in dettaglio. Non possiamo però tralasciare "Mind-Readers' Convention In Milano," altra composizione multitematica, dalla forma spesso aperta: sferzata da continui mutamenti di clima, spesso impetuosa, con frequenti richiami alla storia del jazz, uno svettante Jon Faddis e un finale free esplosivo, come forse mai nella storia musicale mingusiana. Ed ancora il suo classico "Fables Of Faubus," soggetto ad ampie modifiche nella forma, già dall'esecuzione sostenuta del tema (ma come sempre beffarda). Uno sviluppo di 35 minuti con invenzioni a raffica, che prende allo stomaco per l'estro degli assoli (enciclopedico quello di Mingus per le continua citazioni) e le inattese soluzioni collettive.
Album della settimana.
Track Listing
CD 1
Introduction: Orange Was The Color Of Her Dress, Then Silk Blues; Noddin’ Ya Head Blues.
CD 2
Mind-Readers’ Convention In Milano (aka Number 29); Ko Ko (Theme).
CD 3
Fables of Faubus; Pops (aka When the Saints Go Marching In); The Man Who Never Sleeps; Air Mail Special.
Personnel
Charles Mingus
bass, acousticCharles McPherson
saxophone, altoBobby Jones
saxophone, tenorJon Faddis
trumpetJohn Foster
pianoRoy Brooks
drumsAdditional Instrumentation
Bobby Jones: clarinet. Roy Brooks: musical saw.
Album information
Title: The Lost Album from Ronnie Scott's | Year Released: 2022 | Record Label: Resonance Records