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The Ex + Mohammed Jimmy Mohammed

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Area Sismica - Forlì - 04.11.2006

Un’accoppiata abbastanza improbabile - sulla carta e forse anche nei fatti - quella fra il post-punk/noise degli olandesi Ex e la musica “pop” etiope di Mohammed Jimmy Mohammed. Ma è dal suo viaggio in Africa una decina d’anni fa che Terrie, chitarrista e membro fondatore degli Ex, ha preso a seguire da vicino la scena musicale africana, producendo diversi CD di musicisti locali sulla sua etichetta (Terp Records), e coinvolgendo l’intero gruppo in quest’avventura, con alcune tournée in Etiopia e collaborazioni con musicisti locali.

Così, dopo aver prodotto il loro primo CD Takkabel! per la Terp la scorsa primavera, gli Ex hanno portato con sé il Mohammed Jimmy Mohammed trio nel loro ultimo tour europeo, che è passato con parecchie date anche dall’Italia.

Un suono scarno ed essenziale, quello del trio di Addis Abeba. La voce di Mohammed è sottile e leggermente roca, s’impenna spesso in falsetti molto pronunciati, ma allo stesso tempo è potente ed energica. Il suo canto vibra di carica emotiva, parla di povertà e delle sofferenze che l’accompagnano.

Le linee vocali contengono le cellule melodiche e i vibrati tipici della musica di discendenza araba e dell’area mediorientale, ma presentano anche accenti e inflessioni decisamente blues. In questo Mohammed è assecondato dal krar (una specie di arpa africana a cinque corde) che nei suoi fraseggi fonde la “bluesiness” agli stilemi propriamente africani. (D’altronde non c’è bisogno di ribadire il forte collegamento fra queste due espressioni.)

Prettamente africana è anche la qualità dell’apporto fornito dal percussionista, che si abbandona volentieri al flusso sonoro come esperienza corporea, spontanea e dionisiaca, abbandonando in un’occasione i tamburi per scendere dal palco e mettersi a danzare. La dimensione immediata ed emotiva è la cifra caratteristica di questa musica, e il pubblico se ne lascia volentieri coinvolgere in un caloroso interscambio coi suoi artefici.

Dopo il calore di Mohammed Jimmy, si abbatte sul pubblico l’uragano sonico degli Ex: il buon vecchio muro di chitarre sferraglianti e batteria martellante.

Si parte subito bene, con “Listen to the Painters” dall’album Turn, e il gruppo sembra decisamente in gran forma: più rocciosi e spigolosi che mai. Si direbbe proprio che la perdita del basso non abbia nuociuto. Anzi, tutt’al più ci hanno guadagnato: la chitarra baritono che lo sostituisce, suonata in prevalenza da Andy, ha un suono ugualmente basso e ancora più potente; inoltre, il gruppo è risultato decisamente più compatto e meno slabbrato che in passato.

Il drumming di Katrin è essenziale ma efficace, basato soprattutto sul suono delle pelli, rotolante e ipnotico (l’influenza dichiaratamente africana sta qui), a volte doppiato dalle chitarre usate anch’esse come strumenti essenzialmente ritmici. Per contrasto, la sua voce è dolce e chiara, anche se non proprio il massimo dell’intonazione: la fa sentire su “Hidegen fujnak a szelek“, uno dei loro pezzi migliori, appartenente al repertorio della collaborazione con Tom Cora, e molto bello anche orfano del suo violoncello, sebbene certamente più ordinario (se non fosse per l’aggraziata voce femminile, potrebbe quasi sembrare un pezzo degli Stoogies). Forse il momento migliore del concerto.

La voce di G.W. Sok invece continua imperterrita a declamare le sue satire e invettive sociali e politiche, a volte in tono rabbioso, altre quasi lamentoso; per farlo lotta continuamente con la massa di suono e di decibel che tende costantemente a sommergerlo e che a tratti ci riesce.

Verso la fine del concerto, la formula-Ex comincia a dare qualche segno di cedimento, a causa dell’uniformità sonora e stilistica, ma la fine arriva prima che la stanchezza prenda il sopravvento.

Dunque, una scoperta e una conferma. Mohammed Jimmy Mohammed potrebbe costituire il punto di partenza per una maggiore conoscenza di un mondo musicale a noi ancora in gran parte ignoto. Gli Ex, A parte l'inaspettato miglioramento dopo la perdita del bassista, non introducono nessuna novità; ma è sempre un piacere farsi violentare le orecchie dal loro suono abrasivo, almeno per chi è un po’ (pre)disposto al masochismo sonoro... Chi cerca la raffinatezza compositiva e la perizia strumentale, si rivolga altrove.

Foto di Claudio Casanova [ulteriori foto tratte da questa serata sono disponibili nelle gallerie dedicate al Mohammed Jimmy Mohammed Trio e agli The Ex]


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