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Roberto Cecchetto e il Questionario di Proust
Roberto Cecchetto: È quello di lasciarsi semplicemente ascoltare. Non amo definire la mia musica da un punto di vista stilistico ma se dovessi farlo la metterei sicuramente in una galassia jazz.
AAJ: La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me.
R.C.: L'intensità dell'ascolto. Essere musicisti è prima di tutto essere ascoltatori, saper ascoltare gli altri è una qualità indispensabile per fare musica insieme.
AAJ: Come musicista, il momento in cui sono stato più felice.
R.C.: Quel momento in cui riesco ad abbandonarmi completamente al flusso musicale, quel momento in cui l'ascolto e la partecipazione si fondono in un'unica cosa.
AAJ: Come musicista, il mio principale difetto.
R.C.: Non esercitarmi abbastanza come vorrei, la pigrizia spesso prende il sopravvento.
AAJ: La mia più grande paura quando suono.
R.C.: Non partecipare al presente, non riuscire ad inserirmi nel contesto, e questo provoca in me tristezza e frustrazione. Qualche volta è successo e con l'esperienza ho capito come affrontare questa situazione.
AAJ: Sogno di suonare.
R.C.: Con moltissimi musicisti disposti a fare musica insieme con gioia e disponibilità.
AAJ: La mia fonte di ispirazione.
R.C.: È principalmente la mia esperienza di vita, il mio vissuto, e ciò comprende tante cose
AAJ: I miei musicisti preferiti.
R.C.: Wes Montgomery, Miles Davis, Ornette Coleman, Jim Hall, Bill Evans e potrei continuare per molto ancora. Tra i contemporanei Avishai Cohen (il trombettista), Jeff Ballard, Brad Mehldau, Mark Guiliana e anche qui potrei continuare ancora...
AAJ: I miei dischi da isola deserta.
R.C.: Miles Ahead di Miles Davis, The Bridge di Sonny Rollins, Complete Riverside Recordings di Wes Montgomery.
AAJ: La canzone che fischio sotto la doccia.
R.C.: Generalmente non fischio, è un'occasione per pensare ed immaginare e non solo riguardo la musica.
AAJ: I miei pittori preferiti.
R.C.: Klee, Matisse, Cezanne, e aggiungo mio fratello Francesco Cecchetto, autore della grafica di molti miei CD.
AAJ: I miei film preferiti.
R.C.: "Brazil" di Terry Gilliam, "Cloud Atlas" dei fratelli Wachowski, "Amarcord" di Fellini e moltissimi altri, sono un amante del cinema.
AAJ: I miei scrittori preferiti.
R.C.: Italo Calvino, Raymond Carver, Raymond Queneau e parecchi altri, ma questi sono davvero i miei preferiti.
AAJ: La mia occupazione preferita.
R.C.: Guardare film e andare in bicicletta.
AAJ: Il dono di natura che vorrei avere.
R.C.: Mi accontento di ciò che ho.
AAJ: Nella musica, la cosa che detesto di più.
R.C.: L'arroganza e l'ego-mania, piaga del nostro tempo.
AAJ: Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza.
R.C.: Un errore spesso apre nuove porte se si sanno cogliere.
AAJ: Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale.
R.C.: "Us and Them" dei Pink Floyd. Ma anche "Miles Ahead" di Miles Davis.
AAJ: Lo stato attuale della mia attività musicale.
R.C.: In movimento, in perenne ricerca.
AAJ: Il mio motto.
R.C.: Se fai qualcosa, falla (Age, si quid, agis).
Foto
Roberto Cifarelli.
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About Roberto Cecchetto
Instrument: Guitar, electric
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