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Iro Haarla: Northbound
ByProprio alle ultime collaborazioni con Vesala risale l’incontro con il sassofonista norvegese Trigve Seim (autore di uno dei dischi migliori dello scorso anno, Sangam), che la accompagna assieme al trombettista Mathias Eick, al contrabbassista Uffe Krokfors e all’esperto batterista Jon Christensen.
La cifra dell’improvvisazione nordica è qui tutta presente, non solo per il recupero di atmosfere del Sound & Fury di Vesala - rispetto al quale le individualità sono forse maggiormente marcate e valorizzate -, ma anche per le eco delle più recenti opere di Jon Balke, Christian Wallumrød, dello stesso Seim e perfino di Thomas Stanko. Così come c’è di fondo una costruzione drammatica che rimanda al sinfonismo europeo, ben più che alle radici blues. Ma, come osservavamo tempo fa, parlando dell’ultimo, bel disco di Seim, siamo qui di fronte ad un vero e proprio, diverso paradigma jazzistico, uno stilema che si distacca con decisione dalle radici afroamericane, innestandosi piuttosto su quelle in parte etniche, in parte storiche del nordeuropa, e tuttavia mantenendo lo spirito dell’improvvisazione sviluppatosi nella tradizione jazzistica del secolo scorso.
La Haarla, con le sue qualità di compositrice, si mostra all’altezza dei migliori interpreti di questa scuola, conferendo con il suo pianismo minimale e rarefatto - ma talora non privo di intenso dinamismo, come in “Northbound…” - e con i suoi apporti arpistici, un sapore particolare alle atmosfere. Il resto lo fanno Seim - sempre più personale ed autorevole negli assoli e nel timbro - e l’ottimo Eick, eccellente interprete del ruolo della tromba in questo genere di musica - a nostro parere più interessante di quello che lo strumento ricopre tradizionalmente nel jazz afroamericano. I due, superbi negli assoli, giocano spesso in coppia, suonando unisonicamente, ma su piani sfalsati, esaltando così tanto i temi, quanto i timbri dei loro strumenti. Ma anche la ritmica fa la sua parte, con Krokfors bravissimo specie all’archetto e Christensen fondamentale e sempre presente in modo volutamente sghembo e frammentato.
Difficile in tal modo individuare le tracce più riuscite, anche per la forte coerenza del lavoro. Certo “Barcarole” e “With Thanksgiving” - che ricordano alcuni brani di Stanko - destano forte impressione sia per i temi - dolenti ed espressivi, come dei “blues nordici” - sia per la persuasività e l’organizzazione dei suoni. “Light in Sadness”, invece, unisce una pensosa rarefazione ricca di sonorità - eccellente il contrabbasso di Krokfors - ad un finale epico e catartico, nel quale giganteggia il tenore di Seim.
Un disco davvero molto bello, sospeso ma ricchissimo di sfumature, da ascoltare ripetutamente, con la massima attenzione. Riserverà sorprese.
Track Listing
Avian Kingdom; Barcarole; With Thanksgiving; Time for Recollection; On a Crest of a Wave; Waterworn Rocks; Veil of Mist; Light in the Sadness; A Singing Water Nymph; Yarra, Yarra...; Northbound.
Personnel
Iro Haarla
pianoIro Haarla: piano, harp; Trygve Seim: saxophones; Mathias Eick: trumpet; Uffe Krokfors: double-bass; Jon Christensen: drums.
Album information
Title: Northbound | Year Released: 2006 | Record Label: ECM Records
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