Majel Connery e il Questionario di Proust

Si definisce artista inclassificabile che non dice quasi mai di no a qualcosa. Cantante, compositrice, musicologa, conduttrice di podcast radiofonici, direttrice di Opera Cabal, un think tank rivolto all'unione tra lavoro creativo ed accademico nell'opera, Majel Connery ama mescolare le influenze classiche e dell'opera con una mentalità elettronica.

Il tratto principale della mia musica
Probabilmente il mio modo di usare la sintesi vocale. Ho un TC Helicon VoiceLive Touch2 e utilizzo una tastiera MIDI per controllare delle "voci" aggiuntive. Questo piccolo coro robotico è al centro di quasi tutto il mio lavoro.

La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me
Sono un po' nervosa di natura, quindi nelle persone con cui suono apprezzo molto un atteggiamento rilassato. Di solito mi occupo del trasporto, del carico, del sound check, ecc. I musicisti che non si stressano per i dettagli mi aiutano a rimanere centrata e concentrata.

Come musicista, il momento in cui sono stata più felice
Guardare un pubblico di sconosciuti e osservare le persone sopraffatte dalle emozioni è stato incredibilmente potente per me.

Come musicista, il mio principale difetto
Posso abbattermi abbastanza facilmente se qualcosa va storto. Una parte importante del mio miglioramento come musicista sta nel commettere errori e nel riuscire ad andare avanti senza portarmi dietro una reazione emotiva nella performance.

La mia più grande paura quando suono
Non ho ancora scoperto il limite della mia portata come artista: trovo sempre nuovo pubblico ed è così eccitante. Ma la mia musica è eccentrica e non è per tutti. Sono un po' nervosa all'idea di scoprire dei limiti.

Sogno di suonare
Sogno di avere abbastanza concerti in agenda da poter andare sempre in tournée e guadagnarmi da vivere.

La mia fonte di ispirazione
La mia musica non esisterebbe senza Laurie Anderson e Imogen Heap.

I miei musicisti preferiti
Onestamente, ascolto molta musica elettronica dance orribile.

I miei dischi da isola deserta
"Sacrificium" di Cecilia Bartoli. Avrò ascoltato la sua Ombra Mai Fu mille volte.

La canzone che fischio sotto la doccia
C'è sempre una canzone su cui sto mentalmente lavorando. In questo momento sto cercando di scrivere un pezzo corposo intitolato Elderflora, quindi di solito canto le mie cose a me stessa.

I miei pittori preferiti
Ho appena visto uno straordinario documentario su Holbein. Il suo lavoro è sorprendente.

I miei film preferiti
Guardo soprattutto video sulla natura su YouTube! In questo momento mi piacciono molto gli uccelli. Nel mondo ci sono un sacco di persone fantastiche che girano filmati di cuccioli di gufo. È molto rilassante.

I miei scrittori preferiti
Leggo qualsiasi cosa di Kathryn Schultz, una scrittrice americana. Ha scritto su una varietà di argomenti, dai terremoti alle cimici, fino ai processi alle streghe di Salem e sono sempre incantata da qualunque cosa lei si occupi.

La mia occupazione preferita
Adoro curiosare su Poshmark, un sito di abbigliamento usato. Soprattutto quando devo evitare il lavoro vero per un po.'

Il dono di natura che vorrei avere
Vorrei avere capelli incredibilmente folti e ricci. Potrei smettere di comprare la lacca per capelli!

Nella musica, la cosa che detesto di più
Sono sempre stupita dalla differenza tra come si sentono le cose sul palco e come suonano realmente. A volte penso di aver fatto uno spettacolo fantastico, poi vedo il video di qualcuno del pubblico e penso "oddio!!!"

Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza
Anche se non mi piace quello che stavo facendo tre anni fa, o cinque o dieci, devo rispettare il percorso che stavo seguendo. Se non avessi fatto quello che ho fatto allora, non sarei mai arrivata dove sono oggi. Quindi devo perdonare la me stessa più giovane.

Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale
Cavolo! Non voglio pensare al mio funerale. Non morirò mai, punto!

Lo stato attuale della mia attività musicale
In corso! Sto scrivendo un ciclo di canzoni, della durata di un'ora, proprio adesso sugli alberi. Sta appena iniziando a nascere.

Il mio motto
Ogni volta che ho un grosso problema e provo a chiedere a mio padre, lui dice sempre "Lo risolverai" e riattacca. Tra di noi nella band ci piace dircelo, per scherzo. È sprezzante, è un po' come dire "È un problema tuo, quindi perché non mi lasci fuori!?." Ma è anche vero che prima o poi TUTTO si risolverà.

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