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Schiaffini, Prati, Gemmo, Armaroli: Luc Ferrari Exercises d'improvisation

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Schiaffini, Prati, Gemmo, Armaroli: Luc Ferrari Exercises d'improvisation
Luc Ferrari, compositore contemporaneo allievo di Messiaen e Honegger, scomparso nel 2005 all'età di settantasei anni, è stato tra gli sperimentatori di forme diverse di composizione, utilizzando tra l'altro nastri magnetici e interazione con l'improvvisazione. Entrambe queste forme convergono nei suoi "esercizi d'improvvisazione," sette registrazioni su nastro di suoni elettronici pensate come stimolo e base per improvvisazioni libere, a uso di organici a piacere tra il solo e gli otto elementi—Ferrari le indicava atte anche ad "amatori, cioè per coloro a cui piace fare musica per se stessi e i loro amici" e a "fini pedagogici" (dalla partitura testuale originale). Realizzati nel 1977, solo negli ultimi anni hanno avuto delle esecuzioni documentate: nel 2010 dall'ensemble francese GOL, nel 2014 dal pianista Ciro Longobardi e nel 2018 da questo quartetto di maestri della musica contemporanea e dell'improvvisazione.

È davvero arduo dar conto a parole di quel che i quattro costruiscono assieme, in modo estemporaneo, cogliendo i suggerimenti sonori proposti dal nastro di Ferrari, che scorre in contemporanea: anzitutto, ciascuno lavora timbricamente sul proprio strumento, con forte attenzione tanto al nastro, quanto all'opera dei compagni; gli interventi maggiormente lirico-narrativi ed espressivi spettano principalmente al trombone di Giancarlo Schiaffini (lo si ascolti esemplarmente nel finale del secondo "Exercises" o all'inizio del sesto per quanto riguarda la narratività, un po' ovunque per l'espressività) che tocca in questo lavoro i suoi massimi livelli di maestro dello strumento; il vibrafono di Sergio Armaroli Axis Quartet è un altro protagonista della scena sonora, specie grazie alla limpidezza dei suoni che la illumina a più riprese—talvolta anche quando le sue percussioni sono volutamente ripetitive ed ossessive—ma anche perché costruisce linee narrative più del pianoforte di Francesca Gemmo (si ascolti la parte centrale del quarto "Exercises"); quest'ultima si produce in un lavoro ora percussivo, ora direttamente sulle corde, di grande fascinazione anche se non sempre appariscente; in buona parte volutamente oscuro anche il contributo di Walter Prati, per l'occasione al violoncello che usa archettato o pizzicato, entrando forse più degli altri in risonanza con il nastro di Ferrari, ma per questo anche esaltandone la forza propulsiva.

Quest'opera di improvvisazione collettiva, guidata acusticamente dal nastro, dà vita a una musica bellissima, di immensa suggestione: lo sfondo elettronico, oltre a essere evocativo, amalgama i suoni, li rende ancor più scintillanti e—con la sua tendenziale fissità monotonica—esalta la loro libertà e la complessità degli impasti. Nei momenti più vibranti—per esempio negli "Exercises" quinto e sesto—i quattro sviluppano una tessitura maggiormente ritmica e più prossima al jazz, laddove gran parte del lavoro è invece di gusto contemporaneo (per quanto possano valere, qui e altrove, queste distinzioni).

Un disco che richiede, più che attenzione, di essere ascoltato con le orecchie spalancate: ne sortirà un effetto sorprendente, di godimento persino fisico—i suoni penetrano come fiammate nell'ascoltatore, muovendone lo spirito e la carne—che si tende a non aspettersi da questo tipo di musica. Consigliabilissimo, anzi imperdibile.

Album della settimana.

Track Listing

Exercises d’improvisation N. 1; Exercises d’improvisation N. 2; Exercises d’improvisation N. 3; Exercises d’improvisation N. 4; Exercises d’improvisation N. 5; Exercises d’improvisation N. 6; Exercises d’improvisation N. 7.

Personnel

Giancarlo Schiaffini: trombone; Walter Prati: cello; Francesca Gemmo: piano; Sergio Armaroli: vibes.

Album information

Title: Luc Ferrari Exercises d'improvisation | Year Released: 2018 | Record Label: Dodicilune Records


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