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Guillermo Bazzola: Lost & Found
ByUna chiave di lettura sta già nel titolo e nel sottotitolo del CD, rispettivamente Lost & Found e Some Thoughts On Kenny Wheeler. Perduto e trovato, come la musica di Wheeler, che sembra sempre sul punto di perdersi nei meandri di un andamento per nulla prevedibile, rapsodico, in bilico tra eteree linee astratte, ma che trova una chiave, si ritrova dentro un proprio filo logico, in disegni e contrappunti di coerenza mirabile. Nell'omaggio di Bazzola, tutto è condotto nella forma di alcuni pensieri, che hanno la capacità di entrare nell'indole più autentica del trombettista.
Nei dieci brani, tutti firmati dal chitarrista, traspare di Wheeler la vena malinconica, eppure sempre così ricca di dettagli e umori. Intensa, attraversata con discrezione da splendidi contrasti, da sfumature espressive, da riflessi e riflessioni di natura profonda, incantata. Motivi che traspaiono già dalla bella fotografia di Carlos Pagés in copertina, dove le linee scure, sottili e nette dei giunchi che emergono dall'acqua, intricate come disegni astratti, spiccano sui riflessi di luce velati della superficie fluida.
Il brano che porta lo stesso titolo del CD, posto nel cuore del lavoro, è uno dei più rappresentativi, con i suoi undici minuti che lo collocano decisamente sopra alla durata media degli altri pezzi. L'introduzione della chitarra in solitudine, poco più di un minuto, dà il clima e offre l'esempio dell'adesione all'universo di Wheeler: il tema melodico è immerso in una progressione armonica tipica della sua musica, un fondale in delicata ed enigmatica mutazione. L'esposizione vera e propria mette in luce la qualità dei due fiati, il sax tenore di Natalio Sued e l'alto di Rodrigo Dominguez, cui si intreccia il lavoro di contrappunto della chitarra. I soli che seguono, dei due fiati e della chitarra, sono tra i più ispirati dell'album.
Il modello principale cui fa riferimento l'organico strumentale di questa ben coesa e affiatata formazione è un formidabile quintetto di Wheeler, che nel 1977 registrò l'album Deer Wan. Oltre alla straordinaria coppia ritmica di Dave Holland e Jack DeJohnette (nata qualche anno prima sotto l'egida di Davis), al tenore e soprano di Jan Garbarek, c'era John Abercrombie alla chitarra: uno dei punti di riferimento di Bazzola, insieme all'imprescindibile maestro Jim Hall. Ma in questo caso, nell'organico il chitarrista ha scelto di omettere la tromba, abbinando due ance. Scelta saggia, che sottolinea il carattere inimitabile dell'originale.
Sebbene la personalità musicale di Wheeler e i suoi metodi compositivi impregnino questo lavoro, emerge spesso, con franca discrezione, l'impronta elegante del chitarrista, in particolare nei brani il cui titolo stesso rivela un atteggiamento umano ed emotivo: "A Smile For Kenny," "Melancholy," "Farewell." "Un poco más de tiempo" è l'episodio più astratto e libero dell'album: introdotto dal duetto di sapore tristaniano dei due sax, mette in risalto l'intensità espressiva e l'interplay del quintetto.
Album della settimana.
Track Listing
Celebration; Eternal Rain; A Smile for Kenny; Interwaltz; Lost & Found; Un poco más de tiempo; Melancholy; K.W.; Farewell; Universe.
Personnel
Guillermo Bazzola
guitarRodrigo Dominguez
saxophone, altoNatalio Sued
saxophoneJeronimo Carmona
bass, acousticHernan Mandelman
drumsAdditional Instrumentation
Rodrigo Dominguez: saxophone, soprano.
Album information
Title: Lost & Found | Year Released: 2020 | Record Label: Gnu Town
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Instrument: Guitar
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