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Jazzy Christmas - Creole Christmas

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I canti natalizi si sono trasformati nel tempo da inni prettamente religiosi, derivati da laudi o ninne-nanne in onore a Gesù bambino, a pop song strutturate sul modello Tin Pan Alley, che celebrano il Natale in un'ottica secolarizzata, mantenendo i valori di amore e fratellanza.

La relazione tra jazz e canti di Natale è lunga e non ha riguardato solo interpreti popolari come Nat King Cole, Ella Fitzgerald, Louis Armstrong, Oscar Peterson o Dave Brubeck ma anche Django Reinhardt ("Christmas Swing"), Charlie Parker ("White Christmas"), Miles Davis ("Blue Xmas"), Bill Evans ("Santa Claus Is Coming to Town") e più recentemente Tom Harrell ("The Christmas Song") o John Zorn ("Santa Claus Is Coming to Town") o Matt Wilson con il suo progetto Christmas Treeo.

L'interpretazione jazzistica del Natale continua con due recentissimi dischi dei trombettisti Paolo Fresu ed Etienne Charles, che hanno un approccio tanto personale quanto accessibile e coinvolgente, anche se diversa da gran parte degli esempi statunitensi. Dischi di differente connotazione ma ugualmente intensi, che esaltano il versante lirico o quello ritmico-espressivo ponendosi al di fuori della facile retorica natalizia.

Paolo Fresu Quintet featuring Daniele di Bonaventura
Jazzy Christmas
Tuk Music
2015
Valutazione: * * * *

Il disco documenta il concerto del 18 dicembre 2012, tenuto al Nuovo Teatro Comunale di Sassari dal quintetto del trombettista sardo col fisarmonicista Daniele di Bonaventura. Da qualche anno in dicembre, Paolo Fresu aveva iniziato a integrare il suo consueto repertorio con brani natalizi e la decisione di offrire un concerto a tema è nata spontaneamente.

Il repertorio è costruito con intelligenza e contiene standard americani del songbook natalizio, brani popolari del Nord Europa o di derivazione classica e altri tratti dalla Cantones De Nadale. Quest'ultima è una raccolta di canti religiosi scritta nel 1927 dal parroco berchiddese Pietro Casu assieme al canonico Pietro Casu, che viene eseguita in tutta la Sardegna e che Fresu ascoltava da piccolo. "Ho ancora nelle orecchie -scrive questi nelle note-le melodie celestiali di "Notte de Chelu" e "In Sa Notte Profundha" cantate dal coro di Berchidda e da tutti i fedeli la notte di Missa 'e Puddhos."

Tra mondi musicali così diversi, Fresu e i suoi partner trovano il comun denominatore esaltando la bellezza delle melodie, in un unicum di cantabili variazioni sui temi originali. Le interpretazioni più riuscite vengono dall'interpretazione dei brani tradizionali, sia nordici che sardi. Questi ultimi vengono eseguiti dal duo Fresu-Di Bonaventura, sviluppando un suadente e assorto dialogo; gli altri in quintetto, con o senza l'aggiunta della fisarmonica. Il più fantasioso, in prospettiva prettamente jazzistica, è "O Little Town of Bethlehem" composto nel 1868 dal vescovo statunitense Phillips Brook e dall'organista Lewis Redner: dopo una sommessa evocazione del tema con piano e fisarmonica, l'improvvisazione si sviluppa in un confronto swingante e brioso tra tutti i solisti fino al libero finale. I brani del songbook statunitense, come "White Christmas," "Have Yourself a Little Christmas" o "The Christmas Song" sono molto suggestivi e molto davisiani.

Etienne Charles
Creole Christmas
Culture Shock Music
2015
Valutazione: * * * *

A distanza di due anni il trentaduenne trombettista di Trinidad conferma il settetto di Creole Soul aggiungendo molti ospiti per un altro eccellente album che fonde il variegato universo musicale caraibico con il jazz. A prevalere sono soprattutto il calypso,il folklore di New Orleans e la soul music ma l'esplorazione di Etienne Charles è ad ampio spettro e incorpora elementi da Haiti, Martinica, Giamaica, Venezuela e dal jazz moderno.


Il tema di fondo è appunto il Natale, stavolta senza neve e senza renne ma illuminato dal caldo sole tropicale. A eccezione della boppistica versione di "Santa Claus Is Coming to Town," il repertorio non include standard natalizi del songbook statunitense ma composizioni originali, reinterpretazioni di traditionals del Centro e Sud America o estratti da classici come "Dance of the Sugarplum Fairies" (dallo "Schiaccianoci" di Tchaikovsky).

"Amo molto la musica di Natale -dice Charles-specialmente quella con cui sono cresciuto durante le festività a Trinidad. C'erano inni e canzoni influenzate dalle musiche dei Caraibi e del vicino Venezuela. Questo è il nostro modo di vedere il Natale e ci tenevo a mostrarlo." La celebrazione privilegia l'esuberanza ritmica e timbrica a partire dal calypso "Father Christmas" ma apre spazi al jazz moderno ("Dance of the Sugar Plum Fairy," "Indian Parang Chick"), al gospel ("Go Tell It on the Mountain") e al soul ("This Christmas"). Una musica inventiva e variopinta, ricca di pregevoli interventi individuali, da Etienne Charles, alla tromba ai sassofonisti Brian Hogans e Jacques Schwarz-Bart, fino agli ospiti. Tra questi spiccano il clarinettista macedone Ismail Lumanovski in "Juliana" e "Roses of Caracas Waltz," il giovane cantante Mykal Kilgore in "Go Tel It on the Mountain," i noti percussionisti Andy Narell e Victor Provost, i chitarristi Randy Napoleon e Jorge Glem.

Elenco dei brani

Jazzy Christmas :
White Christmas; I'll Be Home for Christmas; In Sa Notte Profundha; Joy to the World; Have Yourself a Merry Little Christmas; The Christmas Song (Chestnuts Roasting on an Open Fire); Notte De Chelu; Till Bethlehem; O Little Town of Bethlehem; Naschid'est In Sa Cabanna; Adeste Fideles.

Creole Christmas:
Father Christmas; Chocolate; Go Tell It on the Mountain; Make a Friend for Christmas; Juliana; This Christmas; Roses of Caracas Waltz; Santa Claus Is Coming to Town; Tell Santa Claus; Dance of the Sugar; Indian Parang Chick; I'll Be Home for Christmas; Christmas Is Yours, Christmas Is Mine.

Musicisti:

Jazzy Christmas :
Paolo Fresu: tromba, flicorno, multieffetti; Tino Tracanna: sax tenore e soprano; Roberto Cipelli: pianoforte; Attilio Zanchi: contrabbasso; Ettore Fioravanti: batteria. Ospite: Daniele di Bonaventura: fisarmonica.

Creole Christmas:
Etienne Charles: tromba, percussioni; Brian Hogans: sax contralto; Jacques Schwarz-Bart: sax tenore; Kris Bowers: pianoforte, tastiere; organo; Alex Wintz: chitarra; Ben Williams: contrabbasso; Obed Calvaire: batteria. Ospiti: Relator, David Rudder, Mykal Kilgore, Jorge Glem, David 'Happy' Williams, Andy Narell, Munyungo Jackson, Elena Pinderhughes, Victor Provost, Ismail Lumanovski, Randy Napoleon, Russell Hall, Robert Munro, Stanley Roach, Clarita Rivas, D'Achee, Pascual Landeau, Tony Lustig, Robin Foster, John Davis.

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