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Rick Cutler: First Melancholy, Then the Night Stretch
ByRick suona il piano, ma non ha il passo pesante dei batteristi. Sfugge ai luoghi comuni. Lo lavora con le "spazzole". Non agisce con energia sui tom tom né sulla grancassa. Si limita a soffiare sui piatti (i tasti del pianoforte) con una leggerezza che guarda al miglior Keith Jarret ("Dance," "Indian Sunset"), per esempio, o anche il Chick Corea di Return to Forever ("A Song You've Heard Before") è a un passo.
Lui non è un virtuoso perché tante volte non serve proprio esserlo. Perché Cutler sa cosa significhi l'espressività ("Debussy" è il suo manifesto). Sa che la liricità di poche note, sospese tra pause e silenzi, non ha prezzo.
È lontano mille miglia dalla retorica pubblicitaria alla Allevi ("From Then Till Now"). Lo spessore sottile degli abbozzi di Cutler lascia inermi ("Mesuring Eternity"). E anche laddove voglia esercitarsi in un tributo a un suo eroe della batteria ("Noise - for Tony Williams") depista da prevedibili aspettative.
Il suo è un romanticismo discreto ("Song for Noel") che nasconde segni di umanissima introversione e elegante passionalità.
Track Listing
01. Isle of Words Forgotten; 02. Gentle Nightmares; 03. Charlottes’s Roads Before Her; 04. Alien Landscape 1; 05. Debussy; 06. From Then Till Now; 07. Measuring Eternity; 08. Noise; 09. Alien Landscape 2; 10. Song for Noel; 11. Indian Sunset; 12. A Dance; 13. Hymn; 14. Thank You; 15. Alien Landscape 3; 16. Who Needs Words; 17. A Song You’ve Heard Before; 18. Going Home.
Personnel
Rick Cutler
drumsRick Cutler (piano)
Album information
Title: First Melancholy, Then the Night Stretch | Year Released: 2011 | Record Label: Self Produced
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