Harold Lopez-Nussa: El Viaje

Trentaquattro anni, nato a L'Avana, formazione classica, un interesse per il jazz sorto all'età di diciotto anni e diventato esclusivo negli ultimi dieci, tanto da farlo passare dai festival di mezzo mondo con suoi progetti: questa in sintesi la figura del pianista cubano Harold Lopez-Nussa, che con questo El viaje torna in patria sia fisicamente (il disco è registrato a L'Avana), sia artisticamente (le composizioni sono impregnate dalle atmosfere cubane), ancorché arricchito dalle esperienze accumulate nel suo girovagare.

Il disco vede all'opera una formazione che si basa sul trio di Lòpez-Nussa, con suo fratello Ruy Adrian López-Nussa a batteria e percussioni e il senegalese Laune Wade al contrabbasso. Accanto a loro, altre percussioni e il trombettista Mayquel Gonzalez. Gli undici brani in programma presentano un'unità data loro dall'atmosfera che le attraversa in filigrana e dallo stile pianistico del leader, caratterizzato da grande e rapida mobilità alla tastiera, costante ritmicità, leggerezza improvvisativa. Tuttavia, coerentemente al titolo del lavoro, le "tappe" del viaggio presentano anche significative differenze.

Solo il brano di apertura e la title track hanno infatti un impianto principalmente melodico e narrativo, dal sapore sudamericano ma con i ritmi e le percussioni prevalentemente a sostegno: già "Africa" è un'incursione nei ritmi del continente originario, "Mozambique en Mi b" un curioso brano che unisce la composizione sudamericana novecentesca con temi africani, "Inspiración en Connecticut" un pezzo on the road un po' alla Pat Metheny, "Oriente" un brano in cui la filigrana caratteristica dell'album sostiene suggestioni arabeggianti, "Feria" e "Lobo's Cha" infine più immersi nella cultura cubana, rimati e festosi. Il tutto sempre con ricchezza di tessuti percussivi e brillanti interpretazioni di Lòpez-Nussa alla tastiera.

L'acme del disco è forse "Balacalo con pan," tre minuti e mezzo di ritmo cubano trascinante, al centro del quale spicca un bell'assolo in crescendo di Lòpez-Nussa, che ha modo di mostrare le sue brillanti capacità.

Disco semplice e gioioso, ben eseguito e non banale, che si ascolta e riascolta con piacere.

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