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Dorothy Ashby: With Strings Attached, 1957-1965

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Questo lussuoso cofanetto di sei LP in edizione limitata dedicato all'arpista Dorothy Ashby è un importante contributo che colma l'attuale vuoto di registrazioni e rende giustizia a un'artista tanto importante quanto dimenticata. Non troverete il suo nome sulle massime storie ed enciclopedie del jazz, e la sua morte prematura dell'aprile 1986 (aveva 55 anni) fu data con mesi di ritardo in trafiletti di poche righe.

Anche grazie al successo di giovani arpiste come Brandee Younger, oggi la sua figura riscontra un nuovo interesse ed i sei album di Dorothy Ashby: With Strings Attached, 1957-1965 (New Land) offrono un forte stimolo: raccolgono in ordine cronologico le sue incisioni in studio dal 1957 al 1965, presentate in vinili da 180gr. rimasterizzate dai nastri analogici originali. La pubblicazione è completata da un volume biografico di 44 pagine scritto da Shannon J. Effinger.

L'arpa aveva già fatto il suo ingresso nel jazz ma Dorothy Ashby ne fu la prima grande solista: applicò allo strumento la sintassi del be-bop, facendolo uscire dal ruolo coloristico ed episodico avuto fino allora. Nel 1934 Casper Reardon aveva usato l'arpa incidendo con Jack Teagarden e negli anni successivi fece qualcosa anche Adele Girard, la moglie di Joe Marsala.

La carriera professionale di Dorothy si sviluppò dalla metà degli anni cinquanta alla metà degli ottanta, attraversando pluralità di generi, dal jazz al rhythm & blues e alla world music. Incise undici dischi da leader e collaborò con nomi di rilievo: Freddie Hubbard, Sonny Criss, Bill Withers, Bobby Womack e Stevie Wonder (con cui ha inciso il classico Songs in the Key of Life). Di recente, vari musicisti e produttori hip hop hanno campionato il suo lavoro: tra questi J Dilla, Madlib, Kanye West, Pete Rock, GZA, Phife Dawg, Flying Lotus.

Nonostante l'abilità a improvvisare con fantasiose linee melodiche di stampo chitarristico, Dorothy faticò molto a farsi accettare. "Quando ho iniziato a suonare, il pubblico che stavo cercando di raggiungere non era interessato per nulla all'arpa e non erano certamente interessati a vedere una donna nera suonare l'arpa. Ho dovuto spianarmi la strada."

Dorothy Jeanne Thompson nasce a Detroit il 6 agosto 1932 in una famiglia dove la musica è centrale. In particolare il padre Wiley Thompson, è un chitarrista jazz e dà un forte contributo alla sua formazione, facendole studiare pianoforte dall'età di cinque anni e avvicinandola al mondo del jazz.

La bambina mostra subito chiare doti e all'età di tredici anni già dà recital nella sua comunità, conseguendo premi. Anni dopo s'iscrive ai corsi di pianoforte della Cass Technical High School, istituzione prestigiosa, che ha formato altri grandi jazzmen di Detroit: Donald Byrd, Kenny Burrell, Paul Chambers, Gerald Wilson e in seguito Alice Coltrane. Sollecitata da un insegnante, inizia lo studio dell'arpa classica in cui la scuola eccelleva con docenti come la leggendaria Velma Froude. La Cass Tech ha cinque arpe per il corso di 14 allieve e solo poche ragazze ne possiedono una per esercitarsi. Dorothy e altre fanno i turni: un'ora al giorno a testa.

Continuando a studiare il pianoforte, Dorothy prosegue alla Wayne State University, conseguendo bachelor e master's degree nel 1953. Dal 1951 si sposa col fotografo e poi batterista John Ashby che l'affianca spesso in esecuzioni e incisioni (col nome John Tooley). Dal 1952 vengono le prime esibizioni pubbliche al pianoforte (di jazz ovviamente, l'attività concertistica è di fatto preclusa agli afroamericani) e Dorothy riesce a guadagnare abbastanza per comprarsi finalmente un'arpa, che progressivamente diviene il suo strumento principale. In quegli anni la scena jazzistica di Detroit è florida come non mai: sono in scena Milt Jackson, Barry Harris, Yusef Lateef, Pepper Adams, Doug Watkins, Tommy Flanagan, Paul Chambers, Roland Hanna. Miles Davis è spesso in città.

Per esibirsi Dorothy Ashby ha di fronte due difficoltà: è donna e suona l'arpa, strumento giudicato incompatibile con la sintassi jazzistica. «Il solo termine arpa sembrava spaventare la gente—ebbe a ricordare—I gestori dei locali non potevano credere di ottenere qualcosa di diverso dalla musica da camera. Mi liquidavano così rapidamente da non poter credere. Se dicevo—posso almeno venire a fare un'audizione?—la risposta era "no way"».

Inizia così a trovare spazi fuori dai nightclub, esibendosi in trio col marito alla batteria, in piccole sale da ballo per studenti, in matrimoni e feste private. Pian piano la sua presenza a Detroit comincia a essere riconosciuta, la stampa parla di lei e vengono i primi ingaggi nei locali notturni e negli hotel. Il 31 marzo 1956 ha anche l'opportunità di aprire il concerto di Louis Armstrong al Masonic Temple.
Quando la band di Count Basie arriva a Detroit nel 1957, alcuni solisti ascoltano l'esibizione di Dorothy in un locale; il flautista Frank Wess resta particolarmente colpito e la invita a New York per registrare il suo debutto da leader per l'etichetta Regent. Le sessioni di registrazione hanno luogo il 27 e 29 agosto (contro tutte le discografie il booklet indica oggi il 1956) con Frank Wess al flauto, Ed Thigpen alla batteria e Wendell Marshall alternato con Eddie Jones al contrabbasso.

Il titolo dell'album è The Jazz Harpist ed apre il cofanetto New Land. Il clima è decisamente West Coast ed è logico visti gli anni e la timbrica in gioco. Il flauto e l'arpa s'alternano in front line e la 25enne Dorothy mostra ottime doti soliste e sicurezza come accompagnatrice: i suoi interventi sono ricercati, dal chiaro costrutto melodico e talvolta ricchi di brio, come in "Aeolian Groove," una delle sue composizioni. Qui e in altri momenti Dorothy duetta alla pari con Wess. Dopo il bucolico "Quietude," il clima torna swingante in "Spicy," dove Dorothy evidenzia fantasiose soluzioni. Nel conclusivo "Lamentation" il tessuto ritmico s'arricchisce con l'aggiunta di una conga.

Due quartetti comprendenti ancora Frank Wess sono i protagonisti dei successivi album, Hip Harp e In a Minor Groove incisi entrambi per la Prestige nel marzo e settembre 1958. Nel primo Dorothy evidenzia piena sicurezza nella relazione col flauto, sviluppando un accompagnamento di stampo boppistico ad accordi nervosi e fluidi assoli, che assomigliano a quelli di una chitarra. I brani sostenuti abbondano e impressionanti sono i suoi interventi in "Jollity," "Back Talk" e "Charmaine." Nel quartetto di "In A Minor Groove" c'è Roy Haynes alla batteria e il mordente ritmico s'accentua. Tutti i brani sono in minore e Dorothy contribuisce con qualche suo original, come nel disco precedente. In "It's a Minor Thing" l'arpista riprende in un bel quadro jazzistico la "Sonata in Do minore" di Giovanni Battista Pescetti.

Dopo tre anni d'esibizioni in trio, principalmente a Detroit, Dorothy Ashby viene scritturata nel 1961 dalla Jazzland, una sussidiaria della Riverside di Bill Grauer e Orrin Keepnews. In agosto dello stesso anno incide due album, (Soft Winds: The Swinging Harp of Dorothy Asbhy) e (Dorothy Ashby). Il primo la vede in un quartetto con la pianista e vibrafonista di Detroit Terry Pollard, il fido Herman Wright al contrabbasso e Jimmy Cobb alla batteria. Nelle note di copertina Ira Gitler la presenta come la massima arpista di jazz moderno. Nel secondo guida il proprio trio con Wright al contrabbasso e il marito John Tooley alla batteria. Sono entrambi album deliziosi che mostrano anche progressi nella tecnica dell'arpista. Ashby sistema i pedali in modo che le corde vicine creino note enarmoniche, consentendo l'efficace ripetizione delle note senza fermare il suono. Soft Winds ha anche il merito di presentare la figura di Terry Pollard, artista ingiustamente dimenticata. Nel 1952 è scoperta da Terry Gibbs, che la scrittura nel suo quartetto e cui incide per qualche anno. Nel 1955 registra un disco da leader e viene eletta talento emergente da Down Beat. Alla fine del decennio collabora stabilmente con Yusef Lateef ma poi sceglie di dedicarsi alla famiglia e torna alla musica saltuariamente. La collaborazioni tra lei e Dorothy sorprende per il contagioso swing che emana, la grazia melodica e la luminose soluzioni timbriche. Più convenzionale dal punto di vista generale ma significativo per le innovazioni tecniche e la maturità degli interventi, il nuovo titolo Dorothy Ashby vede l'arpista protagonista assoluta.

Inciso nel 1965, l'ultimo album del cofanetto The Fantastic Jazz Harp of Dorothy Ashby vede Dorothy in un contesto ancora diverso. Il produttore Arif Mardin dell'Atlantic Records le affianca una sezione di tromboni con Jimmy Cleveland, più una sezione ritmica particolarmente propulsiva, comprendente il magistrale bassista Richard Davis, il batterista Grady Tate e il percussionista Willie Bobo. Il percorso musicale è variopinto e spazia da noti standard a nuove composizioni dell'arpista: il blues "Flighty," due temi modali orchestrati ("Why Did You Leave Me" e "Nabu Corfa"), il ricercato "Essence of Sapphire." Dorothy è pienamente a suo agio nel nuovo contesto strumentale: evidenzia un solismo incisivo con assoli dal brillante cromatismo.

La raccolta si conclude qui ma l'attività artistica dell'arpista dimostra di sapersi adeguare creativamente alle nuove estetiche degli anni sessanta, dal funk alle musiche etniche. Un chiaro esempio sono i tre dischi Cadet prodotti da Richard Evans: l'innovativo Afro-Harping (dove introduce l'uso del koto), Doroty's Harp e The Rubayiat of Dorothy Ashby. La fase finale riguarda gli anni anni settanta. Dorothy si trasferisce col marito in California, suonando principalmente negli studios e in produzioni teatrali. La sua partecipazione più nota è quella con Stevie Wonder in Songs in the Key of Life.



The Jazz Harpist

Elenco dei brani: Thou Swell; Stella by Starlight; Dancing on the Ceiling; Aeolian Groove; Quietude; Spicy; Lamentation.

Musicisti: Dorothy Ashby: arpa; Frank Wess: flauto; Ed Thigpen: batteria; Wendell Marshall, contrabbasso (1, 2, 4, 5); Eddie Jones: contrabbasso (3,6,7).

Hip Harp

Elenco dei brani: Pawky; Moonlight in Vermont; Back Talk; Dancing in the Dark; Charmaine; Jollity; There's a Small Hotel.

Musicisti: Dorothy Ashby: arpa; Frank Wess: flauto; Herman Wright: contrabbasso; Art Taylor: batteria.

In a Minor Groove

Elenco dei brani: Rascallity; You'd Be So Nice to Come Home To; It's a Minor Thing; Yesterdays; Bohemia After Dark; Taboo; Autumn in Rome; Alone Together.

Musicisti: Dorothy Ashby: arpa; Frank Wess: flauto; Herman Wright: contrabbasso; Roy Haynes: batteria.

Soft Winds: The Swinging Harp of Dorothy Ashby

Elenco dei brani: Soft Winds; Wild as the Wind; The Man I Love; My Ship; Love Is Here to Stay; I've Never Been in Love Before; With Strings Attached; Laura; The Guns of Navarone; Misty; The Gypsy in My Soul.

Musicisti: Dorothy Ashby: arpa; Terry Pollard: piano, vibraphone; Herman Wright: contrabbasso; Jimmy Cobb: batteria.

Dorothy Ashby

Elenco dei brani: Lonely Melody; Secret Love; Gloomy Sunday; Satin Doll; John R.; Li'l Darlin'; Booze; Django; You Stepped Out of a Dream; Stranger in Paradise.

Musicisti: Dorothy Ashby: arpa; Herman Wright: contrabbasso; John Tooley: batteria.

The Fantastic Jazz Harp of Dorothy Ashby

Elenco dei brani: Flighty; Essence of Sapphire; Why Did You Leave Me; I Will Follow You; What Am I Here For; House of the Rising Sun; Invitation; Nabu Corfa; Feeling Good; Dodi Li.
Musicisti: Dorothy Ashby: arpa; Richard Davis: contrabbasso; Grady Tate: batteria; Willie Bobo: percussion; Jimmy Cleveland, Quentin Jackson, Sonny Russo, Tony Studd: trombone.

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