Home » Articoli » Album Review » Emma Frank: Come Back
Emma Frank: Come Back
ByCome Back, pubblicato con l'etichetta discografica canadese Justin Time Records, è il quarto disco della cantautrice americana, nata e cresciuta fuori Boston (Massachusetts), ma di base a New York. È un flusso delicato di parole penetranti, sincere. Un progetto che si avvale della collaborazione del pianista Aaron Parks, del batterista Tommy Crane, del bassista Zack Lober, del chitarrista e produttore Franky Rousseau. I testi della Frank hanno la capacità di creare uno stato di grazia perenne, una condizione luminescente, in cui veniamo avvolti nelle sue confidenze velate, che talvolta hanno un passo malinconico, nostalgico, ma sempre autentico. L'ultimo disco della Frank ondeggia tra l'RnB e progressioni jazz, attraversa gli spazi dell'indie pop, intrecciando il folk, fino a creare ritmi mutevoli, melodie immersive. Emma Frank ha un modo unico, quasi sacro, di prendersi cura della musica e dei suoi ascoltatori.
La cantautrice aveva già iniziato lo stesso discorso con Ocean Av (Just Time Records, 2018), un album avvolgente, a tratti solitario, fatto di andamenti melodici inglobati in ritmi calibrati, o in momenti jazz, in cui la sua voce raggiunge spazi lontani nell'atmosfera musicale. Esiste però un confine tra il precedente album e l'ultimo (seppur quasi invisibile). In Come Back Emma Frank sembra aver fatto passi più consapevoli, c'è una stabilità strumentale più forte, una luce più chiara, che nel duo Frank-Parks si manifesta in volteggi imprevedibili. L'incontro tra le parole curative della cantautrice (pensiamo alle tracce "Either Way," omaggio a Wilco, o a "Two Hours") si accordano con raffinatezza alle precipitazioni del pianoforte o del synth di Parks. Altre volte, invece, come in "Sometimes," le melodie sofisticate di Parks diventano parlanti, si espongono con carattere più versatile, con fraseggi lampeggianti, sostenendo le variazioni melismatiche della Frank che sprigionano un profondo senso di rimpianto e gratitudine (e nel timbro ricordano Joni Mitchell, qui più introspettiva). Peccato per "Dream Time," in cui i vocalizzi spirituali della cantante americana, forse, vengono interrotti troppo presto.
Sarebbe stato interessante se avesse sviluppato questo breve interludio, inseguendo quella stessa vena celestiale che sembrava aver sfiorato all'inizio. Dimentichiamo tutto, quando un attimo dopo, compare "Come Back," e ancora una volta la telepatia musicale tra le due voci, quella jazz di Parks e quella folk-pop dal retroterra letterario di Frank, si ritrovano negli arrangiamenti audaci, vibranti, nati da una connessione artistica che sembra non volersi mai arrestare. L'ultima traccia, "Before You Go Away," con l'intro cullante e poetico della chitarra di Pedro Barquinha, ci prepara al saluto finale, quasi a malincuore. Di fronte a tanta sincerità musicale, la nostra mente si arrende, è disorientata.
L'ultimo disco di Emma Frank non è soltanto un progetto discografico elaborato, ricercato, ma è anche una continua scoperta. Ci sono domande che nascondiamo nelle zone profonde della nostra anima e risposte alle quali abbiamo sempre voluto dar voce, ma che non sempre accettiamo. Come Back è un po' come ritornare a casa, il luogo da cui si parte e dove sempre si ritorna, all'origine della complessità, per osservarsi con quel senso sconosciuto, ma atteso di nuova serenità.
Album della settimana.
Track Listing
I Thought; Either Way; Two Hours; Sometimes; Promises; Dream Team; See You; Lilac; Before You Go Away.
Personnel
Emma Frank
vocalsEmma Frank: Vocals; Aaron Parks: piano, synths; Tommy Crane: drums; Zack Lober: bass; Franky Rousseau: guitars, synths; Simon Millerd: trumpet (6); Chieh-Fan: viola, violin (1,3); Pedro Barquinha: guitar, bass percussion, synths (9).
Album information
Title: Come Back | Year Released: 2019 | Record Label: Justin Time Records
< Previous
Hell's Bells - That Special Time of Year
Next >
e.s.t. live in Gothenburg