Home » Articoli » Album Review » Kneebody: Chapters

1

Kneebody: Chapters

By

Sign in to view read count
Kneebody: Chapters
Chapters è il nono disco in studio degli americani Kneebody, il quartetto fondato nel 2001 fra le aule della Eastman School of Music di Rochester dagli allora studenti Adam Benjamin, Ben Wendel, Shane Endsley e Kaveh Rastegar, a cui si aggiunse successivamente Nate Wood. A tre anni dal solido Anti-Hero, un disco rassicurante nella misura in cui i Kneebody facevano esattamente ciò che sanno fare senza particolari stravolgimenti, questo album pubblicato dalla Edition Records riserva numerose sorprese. Ormai riconosciuti da critica e pubblico internazionale come uno dei punti di riferimento nell'ambito della fusione sperimentale, insieme a Brad Mehldau, ai The Bad Plus e ad alcuni Trio scandinavi come quelli di Esbjorn Svensson e di Daniel Karlsson, Chapters presenta alcuni punti innovativi di crescita seppur nell'ambito di una generale coerenza stilistica e sonora riconducibile all'essenza stessa dei Kneebody.

Lo stile vibrante e l'impatto sonoro deciso di stampo rock di brani come la corale "Spectra" e la title-track sono sempre distesi dalle correnti intersecanti del sax tenore di Wendel e della tromba di Endsley. Anche in quei brani permeati da intrecci sonori drum & bass e psichedelici di tastiere e batteria ("A Seaworthy Native," "Hearts Won't Break" e "The Trip" in particolare), le espansioni ferventi dei fiati, che siano strutturate o improvvisate, riportano le linee ritmo-melodiche ad atmosfere malinconiche e solitarie più affini alla musica jazz.

Come dimostrano brani come "Ombré" e la finale "The Non Profit Prince of Lexington," il punto di forza dei Kneebody resta sempre quello di riuscire a fondere l'eleganza del jazz con la forza istantanea del rock, l'intensità ritmica dell'hip hop e la freschezza del pop e dell'elettronica, pur restando all'interno di una forma strumentale stratificata che tende a combinare gli elementi acustici con effetti digitali e sound elettronici.

In Chapters questa formula è arricchita da una serie di collaborazioni che, a differenza del passato, non si configurano unicamente come incursioni nei brani dei Kneebody, essendo stati gli artisti coinvolti fin dalla fase di composizione musicale. È così che viene fuori l'ultra-pop di "What's My Name" e di "Hearts Won't Break," fondate sulle imprevedibili vocalizzazioni di Michael Mayo e di Josh Dion, canzoni capaci addirittura di evocare i momenti più riusciti di Dirty Bourbon River Show e dei Dirty Projectors; il classicismo senza tempo di "Wounds Let in the Light" e "When It All Comes Down," allunaggi sonori impreziositi dalla voce soffusa di Gretchen Parlato e da quella avvolgente a tinte folk di Becca Stevens; e infine gli interventi sonori di Gerald Clayton al piano e di Kaveh Rastegar, lo storico bassista dei Kneebody che da poco ha lasciato il gruppo e che in questo disco lascia lo scettro delle pulsioni del basso a Nate Wood, che continua—allo stesso tempo -a suonare la batteria.

Dunque nuova line-up, nuova etichetta discografica e nuovo sguardo per i Kneebody. Il risultato è un disco che rappresenta un nuovo capitolo e, al contempo, racchiude in sé i capitoli precedenti della Storia del quartetto. Da qui la scelta del plurale nel titolo. Equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione per uno degli album più entusiasmanti di questa stagione.

Track Listing

Spectra; What's My Name; Seaworthy Native; Wounds Let in the Light; Chapters; Hearts Won't Break; Ombre; The Trip; When It All Comes Down; The Non-Profit Prince of Lexington.

Personnel

Kneebody
band / ensemble / orchestra
Ben Wendel
saxophone
Adam Benjamin
keyboards
Nate Wood
drums
Additional Instrumentation

Ben Wendel: effects; Shane Endsley: effects; Nate Wood: bass. Michael Mayo: vocals (2); Becca Stevens: vocals (4); Josh Dion: vocals, synth bass, drums; Gerald Clayton: Piano (8); Gretchen Parlato: vocals (9); Kaveh Rastegar: bass (2-6, 8).

Album information

Title: Chapters | Year Released: 2019 | Record Label: Edition Records


< Previous
Day By Day

Next >
Bluebeard

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.