Home » Articoli » Album Review » Ha-Yang Kim: Ama

1

Ha-Yang Kim: Ama

By

Sign in to view read count
Ha-Yang Kim: Ama
Che fosse un momento particolarmente felice per violoncelli e violoncellisti ce n’eravamo già accorti. È da un bel pezzo che i vari Fred Lonberg-Holm, Erik Friedlander, Tomas Ulrich e Daniel Levin, solo per citarne alcuni, tengono desta l’attenzione di chi osserva gli imperscrutabili cieli della galassia impro contemporanea.

Eppure, lo ammettiamo, nel novero degli adepti al culto del fratellino del contrabbasso il nome di Ha-Yang Kim ci mancava. Poco male, perchè d’ora in poi non dimenticheremo certo di menzionarla, consigliarne l’ascolto e, soprattutto, seguirne con attenzione la parabola artistica.

Coreana di nascita e newyorchese d’adozione, la Kim arriva al debutto in veste di compositrice-esecutrice dopo una carriera da impeccabile ed apprezzata interprete al servizio delle fervide menti di Cecil Taylor, John Zorn, Alvin Lucier, Christian Wolff, Lee Hyla, Louis Andriessen e Lukas Ligeti. È la Tzadik a celebrarne il battesimo, licenziando un disco affascinante, intenso e sorprendente.

L’apertura è da brivido. “Samtak” è una lunga meditazione per violoncello e percussioni in cui la Kim e Nathan Davis - abituale compagno della musicista nell’Odd Appetite duo - si librano a vertiginose altezze, fluttuando con leggerezza nelle immensità siderali ritratte sulla copertina del CD. Il violoncello traccia il cammino, attraverso un emozionante crescendo che, tra il settimo e l’ottavo minuto, sfocia in un’apertura melodica di struggente nitore. Situate su un piano di perfetta parità, le percussioni orientaleggianti di Davis incalzano l’archetto della Kim, si muovono eteree tra scampanellii, vibrazioni, rintocchi metallici, fino ad accompagnare il violoncello alle soglie del silenzio da cui è magicamente emerso.

Altrettanto riuscito il secondo brano, “Lens”, con la Kim impegnata in solitaria per un saggio di imprevedibilità armonica, raffinatezza timbrica e grande spregiudicatezza ritmica. Ingenuamente gustosa, anche se non al livello delle prime due tracce, la minisuite per sestetto “Metasmatter”, in cui troviamo al violino Jennifer Choi, altra protetta di casa Tzadik e membro stabile del quartetto d’archi Necronomicon.

Chiusura affidata, di nuovo, al duo percussioni-violoncello. Con la sognante “Oon” si ritorna a volare, con una musica impalpabile, metafisica, eppure così densamente emozionante. Che signor debutto!

Track Listing

1. Samtak - 15:51; 2. Lens - 14:40; 3. Metasmatter - 13:10; 4. Oon - 12:11. Tutte le composizioni sono di Ha-Yang Kim.

Personnel

Nathan Davis
saxophone

Ha-Yang Kim (violoncello); Nathan Davis (percussioni); Claire Chase (flauto); Jennifer Choi (violino); Joshua Rubin (clarinetto basso); Eric Huebner (piano).

Album information

Title: Ama | Year Released: 2008


Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.