Home » Articoli » Album Review » T.R.E.: Altrove
T.R.E.: Altrove
ByNon lo è, soprattutto, perché ogni tentativo di analisi si mescola inevitabilmente con la commozione per la scomparsa del pianista, artista sublime e persona splendida, e per la conseguente fine del sodalizio, del quale Altrove è il capitolo purtroppo definitivo (anche se non è detta l'ultima parola, perché forse vi sono ancora materiali nel loro archivio). E tuttavia, proprio per queste ragioni, è importante presentare questo lavoro, anche stavolta di altissimo profilo, a dispetto della scarsa attenzione che la formazione ha spesso ricevutochi scrive, pur seguendola dal 2007 e girando per festival in mezza Italia, non è mai riuscito a vederla dal vivo.
Come accaduto in altre occasioni, l'album è doppio: nel primo CD compaiono undici composizioni originali, cinque di Risso, tre a testa di Giachero e Zanoli; il secondo contiene invece tredici brani, uno ancora di Risso e i rimanenti improvvisati. Questa differenziazione ha il doppio pregio di presentare la musica del trio sotto due aspetti diversi e di permettere il confronto di com'essa si sviluppi ora seguendo delle tracce preparate, ora invece muovendosi in totale libertà.
Entrambi i CD hanno tuttavia in comune la pariteticità dei ruoli, che si spinge a un livello tale da far apparire il suono della formazione totalmente unitario, ben più che composto da tre timbri diversi. Comuni anche alcuni stilemi ricorrenti, quale l'uso di ostinati da parte del piano, il contrappunto tra piano e batteria, le progressive e spesso lente ascese dei tempi o delle dinamiche. Presente palpabilmente in entrambi i CD è la libertà, che tuttavia prende fogge ovviamente diverse: nel secondo emerge dal prodursi stesso del processo della musica, che si sviluppa quasi sempre attraverso imprevedibili invenzioni, ora sospesa ed eterea"Rondò n. 1," "Instability" , ora più materica e aggressiva"L'urlo" , sempre comunque senza rintracciabili schemi prestabiliti; nel primo, in presenza di composizioni, si manifesta invece nel modo in cui i tre interagiscono, modificando le relative posizioni e aprendo scenari sempre diversi, pur nel rilanciarsi spezzoni di temi: ecco così la centralità del contrabbasso di Risso in "Al termine della notte," all'archetto, "Exodus" e "Larel"; i dialoghi tra Giachero e Zanoli in "La mia decisione," in splendida progressione, e "Presto"; il mirabile montaggio di suoni in "All'ultimo" e "Statebbuoni," ove si alterna al reiterarsi del tema.
Superfluo soffermarsi sulle qualità dei protagonisti allo strumento: tutti e tre sono infatti autori di pezzi di bravura, che tuttavia passano quasi inosservati perché totalmente inseriti in un discorso complessivo. Ciononostante, impressionano e meritano particolare attenzione la varietà e la brillantezza dei suoni della batteria di Zanoli, che fanno risaltare per contrappunto il lavoro alla tastiera di Giachero.
Un lavoro bellissimo, dunque, che non doveva essere di commiato e che, di fatto, non lo è: perché la musica di questo trio, seppure Altrove, resta e resterà per sempre.
Album della settimana.
Track Listing
CD1:
Abissi; Al termine della notte; Presto; La mia decisione; Exodus; Cortocircuito; Larel; Something Magical; All’ultimo; The Brave One; Statebbuoni.
CD2:
ESP; Conscious and Unconscious; Instability; Dialoghi manifesti; De profundis; L’urlo; Migrazioni; Sub terra; Rondò n. 1; Matamorphosis; (ri)cercarsi; Il ritorno dei tre re; Albatros.
Personnel
Album information
Title: Altrove | Year Released: 2021 | Record Label: Abeat Records
< Previous
New Releases: Rosa Passos, Lakecia B...
Next >
Made in Miami