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Kneebody: You Can Have Your Moment

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Kneebody: You Can Have Your Moment
Nel loro debutto su Winter & Winter - Twelve Songs by Charles Ives, con la collaborazione dello straordinario Theo Blackman - avevano sorpreso per l'approccio low-profile, che non lasciava per strada la visionarietà del gruppo, ma la declinava in forme rigorose e severe, a tratti quasi minimaliste.

Con You Can Have Your Moment, i Kneebody tornano alla miscela stilistica indefinita e indefinibile (jazz, rock, impro, free, nu jazz, funky, drum'n'bass?) all'originale miscuglio di acustico e di elettrico che aveva contrassegnato le loro prime apparizioni, e aveva sollevato scalpore nell'ambito della critica specializzata.

I Kneebody hanno funzionato da subito come un collettivo compatto, senza primedonne anche se nei primi lavori le tastiere di Adam Benjamin emergevano come propellente e collante della visionarietà incontrollabile del gruppo. A qualche anno di distanza l'ensemble conferma questa sua caratteristica di base ma hanno sicuramente preso quota altre personalità come il sassofonista Ben Wendel ed il trombettista Shane Endsley. Il primo coniuga magistralmente il suono e la lezione dei classici con le nevrosi moderne e le teorie ritmiche del movimento MBase, conservando un'incredibile souplesse esecutiva che lo rende una voce assolutamente unica nell'attuale panorama dei sassofonisti. Il secondo palesa una sonorità molto vicina all'estetica scandinava ma innervata da qualche asimmetrie, punteggiata da minime irregolarità e caratterizzata da un fraseggio che rimanda a certi lavori di Bil Dixon.

Ma è il collettivo, si diceva, che emerge nei lavori di Kneebody, e anche questo You Can Have Your Moment, non sfugge alla regola perché quando i cinque si riuniscono, magicamente si accende un'alchimia che, come un moderno re Mida, trasforma in oro tutto quello che tocca. La personalità dei singoli subisce una metamorfosi che produce qualcosa di unico, un territorio sonoro dove scrittura (sofisticata e complessa) e improvvisazione seguono regole del tutto imprevedibili - ogni musicista può improvvisare liberamente su qualsiasi canovaccio e in qualsiasi momento portando il flusso sonoro in direzioni sconosciute - con il risultato di una musica che paradossalmente sembra rigorosamente scritta e pensata. You Can Have Your Moment suona come l'album della maturità di Kneebody, una sorta di stato dell'arte del gruppo che, affievoliti gli ardori degli esordi, licenzia un prodotto che ha le stimmate della classicità pur non perdendo una briciola di freschezza e di originalità.

Track Listing

01. Teddy Ruxpin (Endsley); 02. Held (Endsley); 03. The Entrepeneur (Benjamin); 04. No Thank You Mr. West (Wendel); 05. You Have an Unheard Message (Benjamin); 06. The Blind (Rastegar); 07. You Can Have Your Moment (Rastegar); 08. Desperation Station (Benjamin); 09. Nerd Mountain (Endsley); 10. Call (Wendel); 11. Unforseen Influences (Benjamin); 12. High Noon (Endsley).

Personnel

Adam Benjamin
keyboards

Adam Benjamin (Fender Rhodes, effetti); Shane Endsley (tromba, effetti); Kaveh Rastegar (basso elettrico, effetti); Ben Wendel (sax tenore, melodica, effetti); Nate Wood (batteria).

Album information

Title: You Can Have Your Moment | Year Released: 2010 | Record Label: Winter & Winter


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