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Dieter Glawischnig: Winged by Distance (Live at Theater Gütersloh)
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Animatore musicale della cosiddetta scena musicale creativa ed improvvista europea sin dagli anni Settanta, il pianista e polistrumentista austriaco Dieter Glawischnig che vanta numerose collaborazioni, tra gli altri con Anthony Braxton, Karl Berger, Albert Mangelsdorff, John Surman e Conny Bauerdocumenta in Winged by Distance (Live at Theatre Gutersloh) un'esibizione improntata al "qui ed ora," in cui la circostanza dell'evento riassume in sé il senso profondo della performance, in cui il grado di sviluppo del suono è determinanto da aspetti aleatori e da spinte improvvisative oltre il limite del predeterminato.
In quanto musica ampiamente ma non definitivamente libera, spesso svincolata dai precetti dell'armonia e della forma, un ruolo fondamentale gioca l'elemento dialogico tra gli strumentiche sono tromba e flicorno (Manfred Schoof), pianoforte e contrabbasso (Hans Glawischnig). È nella relazione osmotica tra le voci che la performance prima e il disco poi trovano piena realizzazione. Di sicuro la libera improvvisazione non definisce la natura del progetto in maniera esclusiva.
Non è casuale che tutto scaturisca da un pedale sul quale i tre strumenti intersecano le loro vibrazioni sonore in un susseguirsi dialettico di eventi musicali. La comparsa di citazioni ellingtoniane -come l'introduzione di "Take the 'A' Train," accenata dal pianoforte di Glawisching in "Winged by Distance II" -o le idee chiaramente melodiche, come in "Liad Fira Madl," o addirittura veri e propri timidi temi melodici ("A Lied") non fanno altro che dare all'operazione una identità peculiare, dotata di elementi semantici anarcoidi ma che tendono ad attuenuarsi e perfino a stabilizzarsi in momenti riconducbili al lessico tradizionale afro-americano, come in un passaggio in classico stile walking bass presente nel brano "Winged by Distance III."
In "Panorama," capitolo decisamente lirico del disco, si intuisce una idea di forma in cui tema/improvvisazione libera/tema finale costituiscono il fondamento strutturale; qui fa capolino perfino un accenno pianistico dai chiari connotati blues.
Registrato alla fine di febbraio del 2015, Winged by Distance convince per la forza delle idee che propone e affascina per la capacità di catturare l'attenzione dell'ascoltatore, il quale si trova di fronte una musica attuale, polimorfa e solo apparentemente circoscritta in schemi limitati e tuttavia perfettamente leggibile nelle varie gradazioni lingustiche elencate.
In quanto musica ampiamente ma non definitivamente libera, spesso svincolata dai precetti dell'armonia e della forma, un ruolo fondamentale gioca l'elemento dialogico tra gli strumentiche sono tromba e flicorno (Manfred Schoof), pianoforte e contrabbasso (Hans Glawischnig). È nella relazione osmotica tra le voci che la performance prima e il disco poi trovano piena realizzazione. Di sicuro la libera improvvisazione non definisce la natura del progetto in maniera esclusiva.
Non è casuale che tutto scaturisca da un pedale sul quale i tre strumenti intersecano le loro vibrazioni sonore in un susseguirsi dialettico di eventi musicali. La comparsa di citazioni ellingtoniane -come l'introduzione di "Take the 'A' Train," accenata dal pianoforte di Glawisching in "Winged by Distance II" -o le idee chiaramente melodiche, come in "Liad Fira Madl," o addirittura veri e propri timidi temi melodici ("A Lied") non fanno altro che dare all'operazione una identità peculiare, dotata di elementi semantici anarcoidi ma che tendono ad attuenuarsi e perfino a stabilizzarsi in momenti riconducbili al lessico tradizionale afro-americano, come in un passaggio in classico stile walking bass presente nel brano "Winged by Distance III."
In "Panorama," capitolo decisamente lirico del disco, si intuisce una idea di forma in cui tema/improvvisazione libera/tema finale costituiscono il fondamento strutturale; qui fa capolino perfino un accenno pianistico dai chiari connotati blues.
Registrato alla fine di febbraio del 2015, Winged by Distance convince per la forza delle idee che propone e affascina per la capacità di catturare l'attenzione dell'ascoltatore, il quale si trova di fronte una musica attuale, polimorfa e solo apparentemente circoscritta in schemi limitati e tuttavia perfettamente leggibile nelle varie gradazioni lingustiche elencate.
Track Listing
Winged by Distance; My Own Song; Orbitando; Winged by Distance II; Liad Fira Madl; A Lied; Pattern; Winged by Distance III; Ballad Nr. 2; Liad Fira Madl II; Panorama; Solidaritatslied Nr.2; Folksong.
Personnel
Manfred Schoof: tromba e flicorno; Dieter Glawischnig: pianoforte; Hans Glawischnig: contrabbasso.
Album information
Title: Winged by Distance (Live at Theater Gütersloh) | Year Released: 2016 | Record Label: Intuition Records
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Winged by Distance (Live at Theater Gütersloh)