Dianne Reeves: When You Know

Ha una voce possente e chiara, che si estende a piacere fino ad abbracciare le orecchie dell’ascoltatore come un ciclone. Di note. Ha raccontato che il disco è uscito fuori dalla necessità di celebrare differenti fasi dell’amore in una donna.

E per farlo si è affidata ad un repertorio ricco di spunti sul tema. Per primo piatto ci serve “Just My Imagination” dei Temptations che Romero Lubambo alla chitarra acustica impreziosisce con arpeggi soffici. Scherza con le modulazioni in “Loving You” prima di affrontare “I’m in Love Again” - giusto così per cambiare argomento - e “Midnight Sun” con la solita grazia che le è congeniale.

Il disco scivola via con eleganza e atmosfere patinate. Tutto sembra maledettamente a posto, maledettamente levigato. Se solo si provasse a sporcare questa grande voce con un po’ di blues rurale sarebbe davvero perfetto (si accenna qualcosa con la chitarra in overdrive in “Today Will Be a Good Day”, ecco questa sarebbe stata una buona traccia, ma è solo il finale del CD). Invece, qui si ascolta un’idea di musica troppo borghese, ovattata e il risultato alla fine è quasi soporifero e un po’ attempato.

Tra l’altro, di gente preparata attorno ne ha avuta. Oltre a Lubambo, spunta il sax soprano di Steve Wilson (“Windmills of Your Mind”), la chitarra elettrica di Russel Malone (“Social Call”) e lo stesso Duke che suona il piano in “Over the Weekend”. Poi Un coro di bambini (“When You Know”) completa il quadretto di buoni propositi, caramelloso e inoffensivo disegnatoci dalla diva del canto jazz.

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