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C.O.D. Trio: We Will Rock You We Will Jazz You We Will Mock You
ByCi sono sette brani che per un motivo o per l'altro sono tra i più famosi Campioni della musica rock, canzoni che hanno attraversato le generazioni e su cui tutti i chitarristi da spiaggia e festa si sono prima o poi cimentati. Le interpretazioni vengono però affrontate spezzando tutta la materia delle composizioni, come se ognuna delle canzoni fosse una zolla di zucchero da frantumare o all'occorrenza da sciogliere.
Le iniziali "Every Little Thing She Does Is Magic" e "Every Breath You Take" sono quelle del lotto che maggiormente possiedono un retroterra jazzy. I due singoli dei Police vengono trattati come lunghe suites incontrollate tra jazz e rock progressivo. I giochi tra chitarra, batteria e sax realizzano frequenti cambi ritmici, mentre in lontananza appaiono alcune note delle canzoni originali, la musica non riesce a stare ferma, con rallentamenti e riprese.
Di "We Will Rock You," classico rock da stadio dei Queen, resta solo una parvenza nella batteria di Francesco Di Lenge, mentre le note di sassofono ci trasportano in un ambiente cupo, la cui realizzazione è supportata dall'utilizzo del flanger sulla chitarra.
"The Wall" dei Pink Floyd è considerata per il suo lato scuro e profetico, con un'apertura vicina all'ambient, e la band che si concentra ad eseguire le note del famoso coro We don't need no education, we don't need no thought control, invece di interpretare basso e chitarra originali.
Stesso gioco accade per "Another One Bites the Dust," brano scritto da John Deacon, bassista dei Queen, dove - ancora una volta - invece di prendere in considerazione uno dei giri più storici del rock mondiale, si reitera, grazie alle melodie del sassofono, quello che è il cantato di Freddy Mercury. Il brano si interrompe, sembra chiudersi, ma rinasce tra piccoli gemiti, con risorse inaspettate.
Tutti aspettiamo di sentire cosa succederà invece con "Money," dove Roger Waters tirò fuori un altro giro di basso che - per la sua peculiarità ritmica - semplicemente ha fatto la storia del rock. Accade che viene ripreso e modificato dalla chitarra, mentre batteria e sax vanno assecondando questa idea solo parzialmente. Come a rimarcare che questo è già troppo intellegibile e troppo "vicino" all'originale partitura: meglio suonare altro. Allora si tratta di profonda esplorazione nell'improvvisazione, con un solo di chitarra che emerge e trascina nuovamente tutto nel vortice.
Ancora più misteriosa è la versione di "Smells Like Teen Spirit" dei Nirvana, dove quella che è la partitura originale è stata tagliata con le forbici, i pezzi ingranditi e riappiccicati l'un l'altro come un puzzle. In mezzo rumore di chitarra distorta, giochi tra gli strumenti.
State pur certi, comunque, che nessun campione di Sarabanda - messo alla prova con l'ascolto di questo CD - potrà riconoscere nemmeno un brano.
Track Listing
01. Every Little Thing She Does Is Magic (Sting) 02. Every Breath You Take (Sting) 03. We Will Rock You (B.May / F.Mercury / J.Deacon / R.Taylor) 04. The Wall (R.Waters) 05. Another One Bites The Dust (J.Deacon) 06. Money (R.Waters) 07. Smells Like Teen Spirit (K.Cobain / D.Grohl / K.Novoselic)
Personnel
Biagio Coppa
saxophone, sopranoBiagio Coppa (sax), Gabriele Orsi (chitarra), Francesco Di Lenge (batteria).
Album information
Title: We Will Rock You We Will Jazz You We Will Mock You | Year Released: 2009 | Record Label: KCJO
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About Biagio Coppa
Instrument: Saxophone, soprano
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