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Duo PasCal (Domenico Caliri - Pasquale Mirra): Tutto normale

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Duo PasCal (Domenico Caliri - Pasquale Mirra): Tutto normale
Tutto normale dà adito ad un paio di considerazioni che esulano dalla mera recensione discografica, a cominciare dal titolo. A tale proposito, Domenico Caliri scrive nelle note di copertina: «Quando lo straordinario va oltre l'intenzione del proprio significato, divenendo ordinario, allora è il caso di pronunciare la rassicurante espressione: "tutto normale". Non è rassegnazione: è legittima difesa dell'anima. Normale è tutto quello che può essere cambiato in qualcosa di diverso. Questo lavoro, in equilibrio fra filologia ed innovazione, vuole essere una traduzione in chiave musicale di tali riflessioni».

Questo soggettivo riferimento al concetto di normalità stimola ulteriori estensioni di significato. Un processo di normalizzazione rende comune, accettato dalla maggioranza, un comportamento o un concetto precedentemente insoliti, contrapponendosi all'eccentricità ed all'eccezionalità dell'atteggiamento anormale. Processo pericoloso in quanto si insinua in modo inavvertito e subdolo; si pensi ai comportamenti, dapprima anomali e minoritari, che negli ultimi decenni si sono tradotti in socialmente normali e corretti solo perché praticati da chi, detenendo il potere economico, politico o mediatico, è divenuto inevitabilmente modello di riferimento.

Per sopravvivere ai condizionamenti dell'attuale società globalizzata sono giustificate due modalità contrapposte, entrambe di natura prevalentemente individualistica: da un lato il gesto ribelle e anarchico della trasgressione, dall'altro il periodico rifugiarsi nel porto sicuro di una privata quotidianità domestica, una sorta di ricorso ad una tecnica di rilassamento che metta al riparo da tensioni logoranti, dal frastuono della mondanità massificata.

A questa seconda modalità di reazione, piuttosto che a un intento ironico, sembra quindi riferirsi il titolo Tutto normale. La musica, registrata in uno studio livornese nel maggio 2009, differisce da altri lavori precedenti di Caliri, più ambiziosi e di ricerca, prevalentemente per larghe formazioni (ma non per questo definibili "anormali").

In questo caso ci si racchiude nell'alveo confortante del duo, svolgendo un dialogo rilassato con un amico, come se si fosse attorno al focolare con un bicchiere in mano, magari sull'onda di ricordi un po' nostalgici: "ti ricordi quella volta che...?," "ti ricordi quel motivetto...?".

Ciò non toglie che il percorso musicale sia concepito ed affrontato con rigore e arguzia, con tecnica cristallina e poesia, con grande aderenza allo spirito di certi precedenti storici del jazz, ma coniugandolo secondo una sensibilità attuale e tramite il dialogante interplay fra due strumentisti che si conoscono bene.

Si comincia inaspettatamente con il giocoso "The Typewriter," scritto nel 1950 da Leroy Anderson e utilizzato nel 1963 nel film "Who's Minding the Store?" con Jerry Lewis ("Dove vai sono guai" nella versione italiana); tema poi recuperato in varie trasmissioni televisive fino ad approdare recentemente a "Le iene" su Italia 5. L'intelligente repertorio procede zigzagando fra capisaldi di Tristano, Monk e John Lewis, brani originali di Caliri o Mirra e rivisitazioni di composizioni di Bach e Satie. Si conclude con una versione di quel capolavoro che è "House Party Starting" di Herbie Nichols, un tema che tutti noi dovremmo conoscere a memoria e fischiettare sotto la doccia.

La scelta di un repertorio intrigante, la dimensione distesa del duo e le interpretazioni eleganti e limpide, dalla comunicativa piana e narrativa, rimandano ad una consapevole rivisitazione del cool jazz e delle più morbide estensioni elaborate dal West Coast.

D'altra parte (e questa è la seconda considerazione tangenziale che il Cd mi induce a fare), esperienze neo-cool serpeggiano nel panorama jazzistico italiano ormai da molti anni, tanto che si potrebbe parlare di una vera e propria corrente, forse sotterranea e non eclatante, ma ben caratterizzata e rappresentativa di una realtà attuale, tutt'altro che rinunciataria o stancamente revivalistica. Gli esempi che si potrebbero portare a tale proposito sono tanti: dagli equilibrati arrangiamenti cameristici di Beppe Aliprandi al linguaggio chitarristico di Lanfranco Malaguti, mutuato dal concetto matematico dei frattali, dalla raffinata qualità ritmica del fluido interplay dei fratelli Amato alla personale, spenta pronuncia sassofonistica di Daniele Tittarelli, dagli austeri riferimenti alla musica antica da parte di Roberto Bonati alla sofisticata scrittura di recenti esperienze discografiche di Achille Succi o Paolo Sorge...

Track Listing

1. The Typewriter; 2. Lennie's Pennies; 3. Tutto normale; 4. Monk Suite: Crepuscule with Nellie - Four in One - Think of One; 5. Perchè parli mentre suono?; 6. Douze petits chorals no. 6; 7. Pièces froides - Airs à faire fuir I; 8. Lory; 9. Django; 10. Poinciana; 11. Preludium XX BWV 889; 12. The Peacocks; 13. House Party Starting.

Personnel

Domenico Caliri (chitarra classica, chiatarra a 12 corde, chitarra elettrica); Pasquale Mirra (vibrafono).

Album information

Title: Tutto normale | Year Released: 2011 | Record Label: CrossOver Music

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