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Augusto Mancinelli: Tribute to Charlie Parker

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Augusto Mancinelli: Tribute to Charlie Parker
Di Augusto Mancinelli si è sempre parlato poco, certamente molto meno di quanto meritasse il suo talento di chitarrista e artista nel senso pieno del termine. E' stato un leader e un compositore di prim'ordine ed un partner significativo di grandi jazzmen italiani e stranieri: da Enrico Rava a Lee Konitz, da Tony Oxley a Roberto Gatto o Guido Mazzon, con cui ha inciso dischi significativi.

Questo disco è stato registrato nel dicembre 2004, ovvero quattro anni prima della scomparsa, dovuta ai postumi di un aneurisma che lo aveva colpito nel 2002 e da cui non s'era più ripreso. Mancinelli è alla guida del suo nuovo quartetto, nato per riproporre le composizioni di Charlie Parker, e lo si vede impegnato in percorsi prettamente boppistici.

Chi non ha seguito con attenzione la sua carriera artistica ed ascolterà questo lavoro - che consigliamo vivamente a tutti- non sia indotto ad etichettarlo tra i tanti chitarristi mainstream - generalmente bravissimi ma poco innovativi - che dominano la scena del jazz moderno. Mancinelli è stato in gran parte un musicista audace e aperto ai linguaggi dell'avanguardia, come hanno testimoniato le prime collaborazioni col gruppo Area e poi dischi come Extreme e Resonances.

In questo lavoro s'evidenziano le sue doti di chitarrista profondamente inserito nell'estetica afro-americana, dove il blues è parte essenziale. Un fraseggio asciutto e ricco di drive, con frasi nervose e ritmicamente pregnanti, fondato su raffinate armonizzazioni (anche ad ottave sull'esempio di maestri come Wes Montgomery) arricchito da un timbro suadente e ricco di sfumature sulla linea Jimmy Raney/René Thomas. Lo affianca come principale voce solista il trombone di Roberto Rossi, altro grande del nostro jazz, più l'ottima ritmica composta da Paolo Ghetti al contrabbasso e David Bowler alla batteria.

Quasi tutti i brani hanno un andamento swingante (talvolta serrato) ma non mancano brani di alto spessore melodico come "K.C. Blues" e "Lover Man," dove sia Rossi che Mancinelli evidenziano inventiva e poeticità d'espressione.

Per concludere, davvero un bel disco che trova il modo di coinvolgere riproponendo con partecipazione e maestria pagine fondamentali nella genesi del jazz moderno.

Track Listing

01. Anthropology (Parker) - 4:58; 02. Steeplechase (Parker) - 4:30; 03. Barbados (Parker) - 5:31; 04. Ornithology (Parker-Harris) - 3:59; 05. K.C. Blues (Parker) - 5:33; 06. Marmaduke/Scrapple From The Apple (Parker) - 4:21; 07. Lover Man (Ramirez) - 8:03; 08. Confirmation (Parker) - 5:28; 09. Quasimodo (Parker) - 3:56; 10. Billie's Bounce/Now's The Time (Parker) - 5:12; 11. Donna Lee (Parker) - 3:06.

Personnel

Roberto Rossi
trombone

Augusto Mancinelli (chitarra elettrica); Roberto Rossi (trombone); Paolo Ghetti (contrabbasso); David Bowler (batteria).

Album information

Title: Tribute to Charlie Parker | Year Released: 2009 | Record Label: YVP Music


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