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Giua – Armando Corsi: TrE

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Giua – Armando Corsi: TrE
Prossima alla boa dei trent'anni (li compirà il 20 settembre), Maria Pierantoni Giua, in arte semplicemente Giua, ha messo mano a questo ambizioso progetto (anche concertistico), che la vede affiancata a quell'Armando Corsi che di anni ne ha una quarantina in più e che è stato, lei ragazzina, il suo insegnante di chitarra.

A comporre questo singolare doppio album sono un primo CD comprendente tredici brani variamente scritti dalla cantautrice genovese, con o senza Corsi (in qualche caso anche con l'altro concittadino Oscar Prudente), più due strumentali del solo chitarrista, e un secondo CD, molto più breve, con sette cosiddette cover. Ovunque si respira un'aria lieve, fluida, un'eleganza di tratto che rende tutto estremamente accogliente, accattivante nel senso migliore del termine.

Tra i brani a firma di Giua (con o senza mani aggiunte), si segnala già l'iniziale "Scatole cinesi," di tono vagamente brasilero (non è del resto una novità, né un caso isolato, quando c'è di mezzo Corsi), e poi ancora, quanto meno, l'agrodolce "Forse non è amore," la sottilmente danzante "Alberi," ospite Riccardo Tesi (ben sei i brani in cui al duo si aggiungono per parte loro le aromatiche percussioni di Marco Fadda), "Penelope," alla cui riuscita contribuisce non poco il maestoso violoncello di Jaques Morelenbaum, "Agave," duo di chitarre così come "Belem" del solo Corsi, altro vertice del lavoro, e ancora "Come fa una mela," introduzione per voce sola e poi, nello sviluppo, Corsi anche al piano (non mancano, ovunque, le sovraincisioni, peraltro mai sfacciate o sovrabbondanti).

Il secondo CD si apre per parte sua nel segno di quel pezzo da novanta della canzone di ogni tempo e latitudine che è "Volver" di Carlos Gardel (di cui, cionondimeno, nella bonus track finale l'infausto Claudio Taddei riesce a fare non poco scempio), seguita da "La casa nel parco" di Lauzi, a sua volta essenziale quanto raffinata, senza dimenticare un "I' te vurria vasà" con ospite Fausto Mesolella, mentre un po' troppo a pelo d'acqua sembra viaggiare la successiva "Veinte años" (dal songbook del Buena Vista Social Club), nonostante la prova maiuscola del sempre ottimo Mario Arcari ai clarinetti.

Un disco, in conclusione, che farà felici sia coloro che amano una canzone d'autore misurata, soffice, scevra da enfasi o didascalismi vari (che qui aleggiano solo in "Totem e tabù," con un Freud fin troppo disinvolto se non stereotipato), sia coloro che di ciò che è suono apprezzano anzitutto la sonorità d'insieme. Ben vengano, quindi, piccoli o grandi bassorilievi come questo.

Track Listing

CD 1: 01. Scatole cinesi; 02. Gru di palude; 03. Belem; 04. Pop Corn; 05. Forse non è amore; 06. La culla di giunco; 07. Totem e tabù; 08. Alberi; 09. Beleza; 10. Penelope; 11. La via dell'amore; 12. Qui sul collo e sull'orecchio; 13. Agave; 14. Wonderwoman; 15. Come fa una mela. CD 2: 01. Volver; 02. La casa nel parco; 03. Cantarito de Greda; 04. I' te vurria vasà; 05. Veinte años; 06. Beuga bugagna; 07. Volver (bonus track).

Personnel

Marco
 

Giua (voce, chitarre, percussioni, marimba, shaker, kazoo); Armando Corsi (chitarre, pianoforte, tastiere, basso, voce); Marco Fadda (percussioni, oggetti vari) in 1.01, 1.04, 1.07, 1.10, 1.14, 2.03; Riccardo Tesi (organetto diatonico) in 1.08; Jaques Morelenbaum (violoncello) in 1.10 e 1.11; Noezhan (percussioni e voci) in 1.12; Fausto Mesolella (chitarra classica) in 2.04; Mario Arcari (clarinetti) in 2.05; Anita Macchiavello (voce) in 2.06; Claudio Taddei (voce) in 2.07.

Album information

Title: TrE | Year Released: 2012 | Record Label: NuBOP Records


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