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U.T. Gandhi Fearless Five: Travellers

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U.T. Gandhi Fearless Five: Travellers
Approdato ormai stabilmente a scenari internazionali con le collaborazioni per l'etichetta ECM, U.T. Gandhi non ha tuttavia dimenticato né le passioni musicali originarie, né l'ambiente musicale e sociale dal quale proviene. Entrambe queste sue radici confluiscono in Travellers, progetto dedicato al jazz elettrico di Miles e, ancor più in particolare, a Joe Zawinul, da sempre punto di riferimento artistico del batterista di Osoppo. La particolarità del progetto è però quella di essere interpretato da quattro giovani leve del jazz friulano - da sempre fucina di straordinari talenti - riuniti attorno a Gandhi, che - con la sua esperienza - toglie loro ogni timore e, trasformatili in "fearless," concretizza in grande stile quel lavoro di valorizzazione dei musicisti migliori del suo territorio che svolge da anni.

La selezione dei brani è tanto classica, quanto spettacolare: accanto ad alcune delle migliori composizioni del tastierista viennese troviamo pietre miliari come "Bitches Brew" di Davis, "Nefertiti" e "Pinocchio" di Shorter, e - a incorniciare il lavoro - due brani di Hermeto Pascoal. Tutto riarrangiato con rispetto, ma non in modo strettamente filologico: se centrale è il ruolo del Fender di Corsini (che lo usa con creativa discrezione, ma non solo per creare atmosfere), l'assenza di altri strumenti elettrici favorisce una lettura estremamente pulita delle composizioni, lasciando spazio alle belle sonorità del contrabbasso di Alessandro Turchet e al lavoro dei due fiati, il tenore di Filippo Orefice e la tromba di Mirko Cisillino. I quali si guardano bene da voler "rivaleggiare" con Shorter e Miles e, pur con qualche citazione stilistica necessaria al progetto, si muovono con cura e originalità. È tuttavia Gandhi il centro del progetto: la sua batteria guida il procedere dei brani - e ciò è particolarmente evidente in quelli modali - modulando dinamicamente gli interventi e offrendo nelle tracce più lievi e suggestive un ampio di colori e ritmi.

In un programma del genere è ovviamente impossibile "selezionare" il brano "migliore"; tuttavia, merita sottolineare il modo in cui sono stati riproposti "Take It or Leave It" e "Bitches Brew" - certo difficili da affrontare per il peso del confronto con gli originali - ma anche le rinnovate e tuttavia rigorose letture dei due brani di Shorter.

Un bel progetto, su una musica tanto nota, quanto scarsamente (e poco accuratamente) riproposta. Un progetto che mette in luce ottimi musicisti, di cui sentiremo parlare presto.

Track Listing

1. Nem Um Talvez (H. Pascoal) - 3:59; 2. Directions (J. Zawinul) - 4:55; 3. Nefertiti (W. Shorter) - 7:03; 4. Recollections (J. Zawinul) - 6:33; 5. Take It Or Leave It (J. Zawinul) - 3:24; 6. Great Expectations (Davis/Zawinul) - 5:55; 7. Early Minor (J. Zawinul) - 6:09; 8. Pinocchio (W. Shorter) - 5:11; 9. Orange Lady (J. Zawinul) - 7:22; 10. Pharoah’s Dance (J. Zawinul) - 7:12; 11. Doctor Honoris Causa (J. Zawinul) - 6:26; 12. Bitches Brew (M. Davis) - 8:42; 13. Little Church (H. Pascoal) - 4:19.

Personnel

Filippo Orefice
saxophone, tenor

U.T. Gandhi (batteria, percussioni, voce, direzione), Mirko Cisillino (tromba, flicorno), Filippo Orefice (sax tenore), Paolo Corsini (piano elettrico Fender Rodhes), Alessandro Turchet (contrabbasso).

Album information

Title: Travellers | Year Released: 2009 | Record Label: Luminescence Records

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