Garrison Fewell - Eric Hofbauer: The Lady of Khartoum

Emergono qua e la brandelli del passato: la bella "Let's Cool One" di Monk, posta strategicamente verso metà percorso, il blues rurale evocato e vissuto per davvero, i profumi esotici di terre lontane che si intravedono all'orizzonte. Fewell e Hofbauer utilizzano i rispettivi strumenti in maniera aperta alle tecniche della musica d'avanguardia. Lo fanno senza mai spingere troppo sull'acceleratore, in modo minimalista e lieve, quasi come se tutto questo fosse più un retaggio di vecchie pratiche della musica di strada ai limiti dell'ortodossia piuttosto che sofisticate manipolazioni sonore figlie di invenzioni recenti di derivazione accademica.

Il mood è accattivante, piacevole. Non ci sono forzature sgradevoli e la musica scorre via veloce, senza lasciare scorie. La voglia di ascoltare le storie che questi due amici si raccontano e ci raccontano è molto forte. Sappiamo che da questi racconti ci arriveranno piccole schegge di saggezza, perle di una filosofia vissuta sulla propria pelle che non cerca mai di pontificare e ordinare, limitandosi invece a raccontare senza compiacimenti i fatti della vita. Così è se vi pare.

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