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Carol Sudhalter – Carmelo Leotta: The Great Film Music of the Sixties

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Carol Sudhalter – Carmelo Leotta: The Great Film Music of the Sixties
Il 1964 dev'essere stato veramente un anno formidabile per gli autori di musiche da film. Questo, almeno, sembra suggerirci l'ultimo CD di Carol Sudhalter (e Carmelo Leotta), dove oltre la metà dei brani risale appunto all'anno in cui, da noi, vide per esempio la luce Per un pugno di dollari della "premiata ditta" Leone/Morricone. Nel dettaglio, ci riferiamo ai titoli che vanno dal secondo al quinto, e l'ultimo, dovuti rispettivamente a Loewe & Lerner (il film è My Fair Lady di George Cukor), Reynolds & Presnell (Voglio essere amata in un letto d'ottone, in origine The Unsinkable Molly Brown, di Charles Walters), Michel Legrand (Gli ombrelli di Cherbourg di Jacques Demy, con Nino Castelnuovo e Catherine Deneuve), John Barry (Missione Goldfinger di Guy Hamilton, terzo anello della saga bondiana) e Mandel & Mercer (Tempo di guerra tempo d'amore, ovvero The Americanization of Emily, di Arthur Hiller).

Detto che per la cronaca gli altri tre titoli provengono da Una domenica a New York, film del '63 di Peter Tewksbury (titolo originale Sunday in New York, come il brano di Peter Nero qui presente), Colazione da Tiffany di Blake Edwards (1961), che nel '62 fece incetta di Oscar, fra cui miglior colonna sonora e canzone originale per Henry Mancini (e Johnny Mercer), e Si vive solo due volte di Lewis Gilbert (1967), titolo originale anche qui identico al brano, sempre di Barry (trattasi infatti del quinto 007 della succitata saga), qui riproposto, non possiamo non notare come il CD privilegi le malie del song, della forma-canzone (qua e là anche con qualche svenevolezza di troppo). Non ci sono, per esempio, né il citato Morricone né Nino Rota, i quali (specie il primo) concepivano il soundtrack in maniera più onnicomprensiva, e che hanno del resto avuto riletture illustri, da Zorn (The Big Gundown) in avanti il romano, il collettivo Amarcord Nino Rota (Bley, Lacy, Byard, Abrams, Frisell, ecc.) su tutto il milanese.

La bostoniana Sudhalter si divide tra flauto (dove si fa preferire) e tenore, affidando per lo più al primo gli obbligati, con un'ottima circolazione di note, un'estrema fluidità e "volatilità," al secondo, più scabro, ombroso, a tratti quasi arcigno, gli spunti solistici (ma non è una regola). Fra i coéquipiers, si segnala in particolare il vibrafonista (anche se è di fatto la chitarra la prima interlocutrice dei fiati). Molto apprezzabile, del resto, l'intera sonorità di gruppo, pur entro precisi confini lessicali e di originalità. L'iniziale "Sunday in New York," "Goldfinger," "Moonriver" (salvo il tema, inevitabilmente zuccheroso) e il conclusivo "Emily," trio flauto/chitarra/contrabbasso di tono cameristico ma swingante, appaiono a conti fatti gli episodi più riusciti.

Visita i siti di Carol Sudhalter e Carmelo Leotta

Track Listing

01. Sunday in New York; 02. I’ve Grown Accustomed to Her Face; 03. I Ain’t Down Yet; 04. I Will Wait for You; 05. Goldfinger; 06. Moonriver; 07. You Only Live Twice; 08. Emily.

Personnel

Carol Sudhalter (sax tenore, flauto); Rick Stone (chitarra); Giacomo Riggi (vibrafono); Carmelo Leotta (contrabbasso); Vittorio Sigbaldi (batteria).

Album information

Title: The Great Film Music of the Sixties | Year Released: 2011 | Record Label: Drum


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