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Leafcutter John: The Forest And The Sea

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Leafcutter John: The Forest And The Sea
Sono canzoni che perdono l'orientamento dentro delicate nuvole elettroniche quelle del londinese John Burton, conosciuto come Leafcutter John, narrazioni fragili in cui si intromettono bisbigli, rumori ambientali, piccole deviazioni che piegano gli arpeggi della chitarra e la malinconia della voce.

Musicista che già con i precedenti dischi - in particolare The Housebound Spirit del 2003, tra l'altro vincitore di una menzione onoraria al prestigioso premio Ars Electronica - aveva dimostrato di volere unire anime apparentemente poco conciliabili come quella folk e quella concreta, approfondendo la sempre crescente wave glicht-pop e folktronica con scarti bizzarri e destrutturazioni improvvise, Leafcutter John conferma con questo nuovo The Forest and The Sea di possedere una visionarietà filigranata attraverso cui rielabora gli spunti emozionali che altrimenti sarebbero finiti più semplicemente in un testo e una melodia alla chitarra.

Così, dopo la melanconia iniziale di "Let It Begin", gli smarrimenti di "Maria In The Forest", accarezzati dall'apparire nebbioso di una fisarmonica dentro una complessa intelaiatura timbrica, già proiettano dentro un rimettersi in gioco sensoriale. Si è dentro un movimento pendolare, le tre fasi del sogno di "Dream" attraversano ossessioni leggere, a volte assecondate da un canto allungato, altre volte rese scomode da schegge digitali.

Il respiro si meccanizza e diviene pulsazione sotto pelle con "In The Morning" [che si ricollega, come succede spesso, a una ipnoticità di matrice tedesca], per poi ripiegare nella melodia antica di "Go Back" espandersi nelle molecole a maglia larga di "Seba".

C'è un senso di grande vulnerabilità in proposte musicali come queste: una vulnerabilità in parte voluta e in parte ineluttabile, onesta e già segnata sulla pelle da arrossamenti e leggere abrasioni. È musica cui basta pochissimo per passare dalla poesia alla noia, dall'avventura alla banalità e proprio su questo crinale [senza necessità di camuffarsi] si muove leggero Leafcutter John, che potrebbe venire benissimo liquidato con un gesto sdegnato o rimanere impigliato tra le dita come un fiore delicato di cui temiamo di rovinare i petali. Libertà a chi ascolta di lasciarsi coinvolgere dal sogno, diversi spunti non mancano.

Track Listing

01. Let It Begin; 02. Maria In The Forest; 03. Dream States I; 04. Dream States II; 05. Dream States III; 06. In The Morning; 07. Seba; 08. Go Back; 09. Now

Personnel

John Burton (voce, chitarra, lira, percussioni, trombone, fisarmonica, pianoforte, elettronica); Jo Zetlin (violoncello); Tom Herbert (basso); Sebastian Rochford (batteria); Kristian Craig Robinson (percussioni); Leo Chadburn, Alice Grant (cori)

Album information

Title: The Forest And The Sea | Year Released: 2006 | Record Label: Greatmoon MGM


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